ChatGPT conquista anche Windows: a breve sbarcherà in una versione di prova, integrato nella barra di ricerca e pronto per rispondere a qualsiasi esigenza. In realtà, la notizia non fa troppo scalpore. Dopotutto è stata la stessa Microsoft che ha finanziato profumatamente l’azienda di San Francisco OpenAI per avviarla alla creazione del suo algoritmo. Già da giugno si potranno testare le novità di questa introduzione su Windows 11.
L’intelligenza artificiale domina qualsiasi discorso tecnologico che si possa affrontare negli ultimi tempi. D’altronde le potenzialità associate a questo strumento sono veramente illimitate. Risulta difficile pensare come sarà possibile riuscire a rimanere al passo coi tempi senza ripensare un sistema produttivo integrato con queste forme di tecnologia. Dall’altra parte, però, ci sono i dubbi e le riserve di chi vorrebbe maggior cautela.
Dopotutto è lo stesso Sam Altman che sale al Senato per chiedere un aiuto alla classe politica nella gestione dell’IA. Nonostante il momento palese di confusione globale, il focus delle grandi aziende rimane quello dell’innovazione. Microsoft, così, non si tira indietro: il pensiero della casa madre di Windows è stato quello di portare in seno al suo sistema operativo il grande convitato di pietra degli ultimi tempi: ChatGPT.
La scelta sembrava scontata, anche e soprattutto considerando che OpenAI nel tempo ha ricevuto ingenti finanziamenti da parte della casa di Redmond per sviluppare l’algoritmo. L’azienda ha così semplicemente seguito il pensiero del fondatore Bill Gates, il quale solo qualche giorno fa si era (nuovamente) espresso sulla bontà dell’intelligenza artificiale per lo sviluppo tecnologico e commerciale delle grandi aziende del settore, Amazon e Google su tutte. Ma come si integrerà ChatGPT in Windows 11? Tutto verte sull’introduzione di Copilot che, in parole povere, è l’insieme degli aiuti che l’assistente può portare all’utente all’interno del sistema.
Nella barra di Bing Chat si potrà chiedere di modificare impostazioni come luminosità, modalità notturna e sfondo senza accedere alla schermata dedicata. Oltre a questo, Copilot sarà in grado di sintetizzare testi, condividere su altre applicazioni ed effettuare modifiche alle immagini. Dal lato di ChatGPT, invece, d’ora in poi l’algoritmo dell’IA si baserà sul motore di ricerca di Bing, che diventa così il principale riferimento per le IA nella navigazione. Insomma, il do ut des sembra efficace, almeno sulla carta: vedremo come saranno integrate tutte queste novità.