WhatsApp, se apri questo messaggio è la fine: la nuova bufala a cui credono tutti sta facendo strage di account e smartphone | Non si è salvato nessuno, tu evitalo così
WhatsApp è una delle applicazioni di messaggistica istantanea più conosciuta al mondo, tanto che conta oltre 2 miliardi di utenti attivi, tuttavia ultimamente alcuni di essi hanno deciso di utilizzare l’app per scopi fraudolenti.
Creata nel 2009, è passata nelle mani del team Meta di Mark Zuckerberg nel 2014 dopo una transazione memorabile di 19 miliardi di dollari, migliorando costantemente non solo l’interfaccia ma anche le funzionalità e la sicurezza offerta a tutti gli utenti.
In tutti questi anni, WhatsApp ha subito cambiamenti anche radicali, adattandosi al meglio alle esigenze delle nuove persone, al mondo del lavoro e agli avvenimenti storici.
Tra le novità più importanti si possono ricordare la creazione di una crittografia dei messaggi, di un blocco per l’applicazione, dell’impossibilità di inoltrare o fare screen di foto e messaggi effimeri, e persino della possibilità di pagare direttamente in app gli acquisti effettuati presso gli shop autorizzati (modalità disponibile attualmente solo in alcuni Paesi).
Ciò che però risulta ancora difficile da gestire è, ovviamente, il comportamento degli utenti stessi, i quali possono usare WhatsApp per lavoro, per mantenersi in contatto con amici e familiari e, purtroppo, per truffare gli sconosciuti o per inoltrare comunicazioni pericolose e soprattutto false.
Bufale pericolose su WhatsApp, cosa si sa del messaggio minatorio
Una delle abitudini più fastidiose di chi condivide notizie senza prima accertarsi della fonte, riguarda l’invio delle cosiddette Catene di Sant’Antonio, ovvero un testo da copiare e incollare nelle chat di tutti i propri contatti per avvisarli di un pericolo imminente e che potrebbe compromettere per sempre l’esperienza di utilizzo del proprio dispositivo. Ecco il testo di questo messaggio:
“Caricheranno alcune foto del terremoto in Marocco su WhatsApp. Il file si chiama Seismic Waves CARD, non apritelo e non vederlo, vi hackererà il telefono in 10 secondi e non potrà essere fermato in alcun modo. Condividi le informazioni con la tua famiglia e i tuoi amici. NON APRIRLO. Lo hanno detto anche in televisione.”
Superando i chiari errori di sintassi, che rendono già di per sé poco ufficiale questa comunicazione, è doveroso ricordare che non esiste alcun file chiamato Seismic Waves CARD e che, soprattutto, nessun contatto ipotetico invierà foto e video del terremoto in Marocco. Per evitare di continuare ad infettare altri dispositivi con questa fake-news è importante evitare di condividere il messaggio, interrompendo così la Catena in maniera permanente.