Vertiporti e aerotaxi: arrivano in Italia, pioniera in Europa, i primi spazi per taxi volanti e droni da trasporto | La Città Eterna diventa fanta-tech

Recentemente si è svolto a Bologna il Dronitaly, la manifestazione di riferimento per i droni civili a uso professionale, durante il quale sono stati toccati temi estremamente rilevanti.

Tra i punti salienti toccati dagli esperti, compaiono non solo la quantità di occupazione che questo mercato garantisce, ma anche il tipo unico di innovazione che vede l’Italia come protagonista.

Secondo l’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata del Politecnico di Milano l’utilità dei droni sta avanzando a passo svelto in ogni settore professionale. Nonostante questa incredibile visione però, le aspettative si scontrano con la qualità delle infrastrutture, che si trovano estremamente indietro rispetto alla tabella di marcia.

Fortunatamente però, a Roma entro il 2024 è previsto il lancio del primo servizio di aerotaxi che collegherà l’aeroporto di Fiumicino con il centro città. Ivan Bassato, Presidente di Uban V ha dichiarato: È realistico pensare che entro pochi anni sarà possibile assistere ad una rivoluzione della mobilità aerea urbana grazie all’utilizzo di mezzi aerei di nuovissima generazione a decollo verticale, molto compatti, silenziosi e a propulsione elettrica senza alcun tipo di emissioni”.

I progetti presentati al Dronitaly sono stati rilevanti non solo per la città di Roma, infatti anche Venezia e Milano hanno mostrato un alto interesse in merito, perciò non si può escludere che queste tecnologie vengano applicate nel nord Italia anche in un prossimo futuro.

Grandi novità in Italia per il settore dei droni

I risultati di una recente indagine effettuata dalla Commissione Europea ha evidenziato come “il numero di droni passerà in Europa dagli attuali 200 mila a circa 800 mila nel 2030“. Alessandro Mei, Tecnologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha poi  aggiunto che garantiscono: “una rivoluzione nel monitoraggio del territorio, generando 400mila posti di lavoro entro il 2035″.

Il potenziale di questi piccoli veicoli è ancora tutto da esplorare, tuttavia la loro utilità si è rivelata già fondamentale in molti campi, riducendo i rischi dei lavoratori durante le esplorazioni ad altezze elevate o all’interno di ambienti particolarmente pericolosi.

Unendo i droni con l’Intelligenza Artificiale poi si riuscirà ad aumentare ulteriormente l’aiuto fornito riducendo gli errori di pilotaggio che attualmente possono essere commessi dal comando umano, minimizzando così, oltre ai feriti e alle vittime sul lavoro, anche il numero di droni danneggiati e distrutti.