L’Europa negli scorsi mesi ha regolamentato e modalità di ricarica dei nuovi smartphone in produzione obbligando tutte le aziende ad utilizzare lo standard dei connettori USB-C.
Una delle realtà più colpite da questo provvedimento è stata sicuramente la Apple, la quale è stata costretta ad abbandonare il vecchio connettore Lightning per adeguarsi alle nuove normative, pur mantenendo un probabile asso nella manica.
Le polemiche al momento della decisione nono sono affatto mancate, la Apple infatti ha da sempre ricavato molti soldi dalla vendita degli accessori collegabili ai suoi dispositivi, a partire proprio dai caricabatterie, e con questo provvedimento l’azienda potrebbe rischiare di perdere milioni di dollari.
Per ovviare al problema alcuni rumors hanno sottolineato come l’azienda potrebbe ribellarsi a modo suo, facendo in modo che i nuovi iPhone che verranno rilasciati nei prossimi mesi supportino due tipologie di ricarica differenti, una più efficiente e rapida garantita dal collegamento con i caricabatterie originali, ed una più lenta, proveniente dai cavi e dagli alimentatori non ufficialmente distribuiti dalla Apple.
Queste idee, non ancora ufficializzate, hanno allarmato l’Europa tanto che Thierry Breton, il commissario europeo per il mercato interno ed i servizi, ha preferito non perdere un istante ed avvisare l’azienda che una decisione simile comporterebbe l’impossibilità di vendere i nuovi prodotti Apple all’interno degli stati dell’Unione Europea.
Nonostante il richiamo all’ordine inviato dall’Europa già a Marzo, la Apple ha tentato di trovare nuovi sotterfugi per aggirare la norma evitando di andare incontro a tutta quella serie di perdite economiche previste per le prossime vendite.
L’Europa ha quindi deciso di stilare un regolamento che garantirà l’interpretazione uniforme della legislazione, evitando così particolari fraintendimenti ed uniformando le proposte di smartphone e dispositivi presenti sul mercato europeo. L’idea che la Apple voglia in tutti i modi evitare di seguire le nuove direttive è più che fondata soprattutto a causa di un evento avvenuto nel lontano 2009.
Durante quell’anno l’Europa infatti aveva già provveduto a mettere in atto una bozza di quella che è ora l’idea finale del progetto, in cui si chiedeva alle aziende produttrici di poter far cariare gli smartphone tramite un’unica porta, la Apple però mise una porta USB sul caricatore, lasciando invariato il connettore Lighthing dei propri dispositivi. Proprio per questo molto probabilmente potranno essere immessi nel mercato nuovi modelli di iPhone prima della piena validità dell’obbligo.