Il lancio del primo volo spaziale commerciale di Virgin Galactic rende il turismo spaziale una realtà vera e propria. Nei prossimi giorni è previsto il primo lancio. Durante il mese di giugno, infatti, assisteremo all’avvio del primo volo di questo genere, che avrà il nome di Galactic 01. La finestra di lancio è prestabilita tra il 27 e il 30 giugno, mentre ad agosto sarà il turno di Galactic 02. A partire da quella data, la cadenza dei voli dovrebbe essere mensile.
La partenza del prossimo 27 giugno prevede anche la partecipazione di tre membri dell’equipaggio italiani. Si tratta di alcuni componenti del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Aeronautica Militare Italiana. Giovedì pomeriggio i rappresentanti di Virgin Galactic, la società di Richard Branson che ha posto l’obiettivo di rendere stabili questi voli, hanno rilasciato una dichiarazione nella quale sottolineavano l’importanza dei carichi scientifici a bordo del velivolo.
Virgin Galactic ha concepito un sistema formato da due elementi: il primo è un vettore dal nome di VMS Eve, mentre il secondo è un aereo SpaceShipTwo che si chiama VSS Unity ed è il vero e proprio veicolo sul quale saliranno a bordo due piloti e sei passeggeri. Al decollo, i due moduli partiranno insieme fino all’altezza di 15mila metri, dove Eve rilascerà Unity. Quest’ultimo, poi, accenderà i suoi motori a razzo per giungere fino allo spazio suborbitale. Per qualche minuto, i passeggeri potranno provare l’esperienza dell’assenza di gravità e potranno osservare il pianeta Terra dallo spazio. Al rientro, l’atterraggio verrà effettuato senza motore su una pista predisposta.
La partenza di questi voli commerciali, per il momento, avrà sede nell’hub commerciale di Virgin Galactic, cioè lo Spaceport America in New Mexico. Certo, prenotare un biglietto non sarà una pratica accessibile a molti: il prezzo della scampagnata spaziale è di 450mila dollari. In un futuro, quasi sicuramente, il prezzo si abbasserà in maniera sensibile. L’obiettivo della società, infatti, è quello di produrre una nuova classe di velivoli in grado di effettuare questi viaggi una volta a settimana. Le fonti ufficiali, però, confermano che ciò non sarà possibile prima del 2026, anno in cui dovrebbero diventare operativi.
La strada del turismo spaziale si apre in maniera totalmente inattesa. Osservare dall’alto il nostro pianeta sarà un privilegio che alcune persone – poche, per ora – potranno finalmente vivere di persona. All’orizzonte, però, si intravede il potenziale di rendere questa esperienza alla portata di un numero maggiore di persone.