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Non succede solo da noi, insomma, quindi possiamo in qualche modo rallegrarci: è successo anche in Canada, infatti, di ritrovarsi con una truffa basata sull’iPad. Ben dieci canadesi avevano effettuato un acquisto cumulativo dei tablet Apple, ovviamente nuovi, ma una volta arrivati a destinazione, nelle rispettive confezioni non c’erano degli iPad, bensì dei semplici pezzi di argilla.
La truffa ricorda molto quella successa nel nostro Paese nemmeno un mese fa: un’azienda del Nord aveva acquistato dei tablet da un distributore del Sud, che aveva recapitato dei mattoni. Qui il succo è praticamente lo stesso, cambia soltanto la sostanza: l’argilla, verosimilmente più riconducibile per peso all’iPad, è stata posta all’interno di ogni confezione per un totale di dieci iPad trafugati. Sembra inoltre che nello stesso stock vi fossero anche dei campioni destinati alla catena Best Buy, che ha dovuto necessariamente rimborsare i propri clienti nel momento in cui la denuncia è arrivata anche ai mass media.
Per quanto la dinamica non sia ancora molto chiara sembra palese che dietro la truffa ci siano dei dipendenti della società che rifornisce i vari negozi al dettaglio: la sostituzione, quindi, avverrebbe alla radice, dove qualcuno sacrifica la propria argilla in cambio di un iPad2. Tutto il mondo è Paese, è il caso di dire.
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