Threema per iPad, l’app di messaggistica istantanea più sicura e più potente di Whatsapp
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Tutti sappiamo che tra i programmi di messaggistica istantanea non esiste solo Whatsapp. Eppure il servizio recentemente acquistato da Facebook lo usano tutti, mentre quelli di concorrenza no. E questo perché? Perché “Whatsapp ce l’hanno tutti, gli altri no. Quindi non li metto nemmeno io”.
Certo, io sono dell’idea che se non si comincia a proporre qualcosa di alternativo il monopolio di Whatsapp non finirà mai. Whatsapp che ha peraltro gravi mancanze (versione iPad?), ha degli sviluppatori che non ascoltano le richieste degli utenti e, soprattutto, non tiene in considerazione la sicurezza dell’utente; ma del resto che cosa possiamo aspettarci dall’azienda che meglio di tutte sa sfruttare i nostri dati personali, i nostri gusti e i nostri interessi per fare soldi?
Oggi vi parliamo di Threema, un’app si messaggistica alternativa che risolve una serie di problemi che Whatsapp ha. Per prima cosa, è compatibile con l’iPad, cosa che gli utenti richiedono da tempo perché da un tablet si scrive meglio che da un cellulare; inoltre non richiede il numero di telefono, e non è cosa da poco, oltre a non invadere la nostra privacy facendo sapere a tutti gli altri che anche noi usiamo Whatsapp.
La sicurezza è centrale in Threema, per cui lo scopo più importante è che le informazioni riservate rimangano riservate. Permette di inviare messaggi di testo, immagini, memo vocali, come altre app, ma lo fa con una cifratura end-to-end tale che i messaggi non possano essere intercettati, né letti nemmeno dagli stessi sviluppatori dell’app, per cui è sicurissima se ad esempio dobbiamo inviare password o codici di accesso.
Si possono fare anche dei gruppi, in cui l’amministratore ha la possibilità, oltre che di aggiungere gli utenti, di toglierli, qualora ci fosse qualche problema con qualche membro del gruppo.
Per il resto, è un’app di messaggistica istantanea, che costa due euro, è disponibile per iOS, Android e Windows, e che da delle garanzie molto maggiori rispetto all’app che tutti utilizzano. Il nostro consiglio è: in particolare nelle relazioni di lavoro, dove non è mai bene scoprirsi troppo, di installare e proporre di installare questa app agli altri, per creare un gruppo e parlare lì.
A me un gruppo l’ha proposto e, specie per comunicare da iPad, conviene eccome, considerando che visto che si tratta di una situazione lavorativa per cui mettiamo in campo delle idee la sicurezza di non poter essere “spiati”, per quanto diciamo cose banali, è un’ottima cosa.
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