The Shadow Sun per iPad, un RPG che poteva essere epico

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Io sono un fan degli RPG. Mi piace il genere e i giochi che vi appartengono, tra cui adoro le serie Gothic e The Elder Scrolls: è per questo che quando esce un RPG alla occidentale non posso esimermi dal provarlo e darne una mia opinione, specie se questo gioco è in progettazione da oltre tre anni e che da questo lasso di tempo ci si aspetta il massimo. Massimo che, purtroppo, è lontano da The Shadow Sun.

All'inizio del gioco avremo a disposizione la classica scelta tra giocare come guerriero, come mago e come assassino: scegliamo il nostro stile di gioco considerando un sistema di crescita del personaggio veramente ben realizzato.

E qui ci immergiamo nel mondo di gioco: un mondo che mi aspetterei aperto e completamente esplorabile, quando invece così non è: le mappe non sono così grandi e tra una località ed un'altra c'è da utilizzare un sistema di viaggio rapido, che non rende legate tra loro le località; in questo modo viene meno tutta la parte esplorativa e l'emozione dell'esplorare il mondo di gioco che troviamo, ad esempio, in Ravensword Shadowlands, che è un RPG per iPad (cioè, è possibile fare una cosa del genere su iPad).

Per quanto riguarda la trama, questa è decisamente ben realizzata: non solo per le missioni che ci vengono assegnate per il proseguire con il gioco principale, quanto per la quantità di informazioni che possiamo apprendere parlando con i personaggi riguardo all'ambientazione, alla politica, alle informazioni “non ufficiali”: insomma, il mondo appare vivo ed è capace di coinvolgerci completamente.

O meglio, lo sarebbe.

Si, perché sarebbe bastato tradurlo in italiano, in francese, in tedesco, in spagnolo per renderlo comprensibile ai più e per arrivare ai primi posti in App Store nelle varie nazioni; in questo modo, con la sola lingua inglese, anche se abbiamo un'”infarinatura” e non siamo cultori della lingua non potremo apprezzare a fondo l'ambientazione, di conseguenza gran parte del lavoro fatto dagli sviluppatori… Va un po' a farsi friggere.

E poi c'è il sistema di gioco, il gameplay: questo funziona, le battaglie sono ben realizzate e grazie all'albero delle abilità ognuno si sentirà “a casa propria” con il suo, personale, sistema di gioco; limitandoci a capire le missioni assegnate potremo apprezzare comunque lo svolgersi degli eventi e prenderne parte, complice un comparto sonoro ben fatto e una grafica che, pur non essendo il massimo nemmeno su iPad Air, si fa apprezzare, e oltretutto rende il gioco compatibile con i dispositivi più datati.

In definitiva: The Shadow Sun sembra un giocatore di calcio che, durante la partita, riesce a sbarazzarsi degli avversari, arriva davanti al portiere da solo e… non tira. Troppe le volte in cui viene da dire “bello” per poi fermarsi perché c'è qualcosa che non va.

Peccato, peccato, peccato perché gli sviluppatori hanno fatto un gran lavoro che si abbassa di qualità per cose da poco (anche in senso di dispendio per gli sviluppatori stessi); tradurre un gioco, ad esempio, non è una spesa insostenibile se paragonato alla programmazione. Ve lo dice uno (io) che ha consultato dei traduttori per far tradurre il suo gioco (Raldon) in inglese.

Non è tutto da buttare, quello no, e se sapete l'inglese potrete apprezzare il gioco molto più di chi non lo sa o lo sa parzialmente, così come se cercate un RPG ben fatto nella componente “RPG”, avete il via libera. Scaricatelo, ma solo in questi casi.

E, ripeto, peccato.

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