Temu accusa gravemente Shein a causa di importanti violazioni del copyright di “intimidazione in stile mafioso”.
Le due aziende del fast fashion a confronto, la già affermata sul mercato Shein e, dall’altra parte la nuova arrivata Temu. Cosa sarà successo tra le due?
Negli ultimi anni gli acquisti online sono aumentati a dismisura. Complice un periodo di chiusura generale dovuto dalla pandemia da Covid-19, sono sempre più le persone che decidono di acquistare comodamente dalla propria abitazione.
E’ proprio questo atteggiamento che ha fatto si che aziende come Shein hanno potuto affermarsi soprattutto in questo scenario del tutto nuovo che è il mondo virtuale.
Nel corso del tempo, tale tendenza rivolta all’acquisto online è cresciuta sempre più, così come le diverse aziende di fast fashion. Ad oggi ne esistono davvero tante e proprio per questo iniziano a nascere le prime incomprensioni. Di cosa si tratterà nello specifico? Scopriamolo insieme.
Fin ora abbiamo visto come il mondo dell’online abbia fatto nascere nuove opportunità commerciali. Tuttavia, la convivenza tra i vari siti di e-commerce, sembra non proseguire nel verso giusto. Due sono i protagonisti di questa vicenda che ha smosso non poco il popolo del web. Si parla in particolare dello scontro tra Temu e Shein. Pare proprio che il nuovo arrivato, Temu, abbia avviato una vera e propria causa contro Shein per due problematiche in particolare: copyright e “intimidazione in stile mafioso nei confronti dei fornitori”. Il marchio Shein è accusato di aver violato i diritti di proprietà intellettuale di Temu, obbligando quindi i fornitori che collaborano con tale piattaforma ad abbandonarla bloccando così la crescita di Temu negli Stati Uniti. I diverbi tra le due aziende non nascono solo ora, infatti, già qualche tempo fa, le due si erano già citate in giudizio per vari motivi, Shein aveva accusato Temu di aver violato la proprietà intellettuale e, Temu aveva accusato Shein di aver minacciato e costretto i produttori a stipulare degli accordi di esclusività.
Secondo quanto riportato da un portavoce della società Temu, è stato possibile comprendere le ragioni di questa ennesima lotta tra i due colossi. “Abbiamo citato in giudizio Shein perché recentemente le sue azioni si sono intensificate. Quelli di Shein hanno iniziato a tartassare i fornitori, chiedendo con la forza i loro telefoni, rubando i nostri account, le nostre password e i nostri segreti aziendali e contemporaneamente costringendo i mercant a lasciare la nostra piattaforma. Le loro azioni sono troppo esagerate; non avevamo altra scelta che denunciarli”. Insomma, è probabile che il successo improvviso di Temu abbia spaventato Shein al punto da iniziare ad innescare una serie di comportamenti poco corretti nei confronti del competitor. Come la storia tra le due andrà a finire, questo non si sa. Bisognerà solo attendere l’esito dei controlli per accertare la veridicità o, al contrario confutare i comportamenti scorretti di Shein nei confronti di Temu.