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Svolta per le Pensioni: adesso puoi abbassare l’età per rientrarci prima di ben 5 anni | Ecco le mosse giuste per aggiudicarsi questo vantaggio

Arriva il nuovo decreto legge a sostegno delle pensioni – www.iPaddisti.it

Arriva un nuovo Decreto Legge a sostegno dei lavoratori: si potranno comprare 5 anni di contributi con la Pace Contributiva.

Si tratta di una misura già presente nel vecchio governo Conte. Adesso la Meloni potrebbe riproporlo.

Tutti desidererebbero andare in pensione prima per godersi le giornate tranquillamente dedicandosi a ciò che più ama. Sebbene la questione pensioni fino ad ora era abbastanza spigolosa, possiamo dire che ora la situazione sta cambiando.

Sembra proprio che sarà possibile richiedere la pensione anticipatamente, ma in che modo? Arriva un nuovo decreto che potrebbe cambiare davvero le carte in tavola. Parliamo del Decreto Legge n.4 del 2019.

Ma come funziona e, soprattutto, tutti possono accedere a questa agevolazione? Continuate a leggere l’articolo per scoprirlo.

Come comprare 5 anni di contributi: cos’è la pace contributiva

La Pace Contributiva, ciò di cui tanto si parla nelle ultime settimane, potrebbe avere il potere di concedere la facoltà agli interessati, di poter riscattare fino ad un massimo di 5 anni di vuoti contributivi. Così facendo, i 5 anni potrebbero essere perfettamente utili ai fini della pensione. Ci sono, in effetti, molti lavoratori che durante la loro vita lavorativa hanno avuto dei periodi di “non lavoro” e, dunque, scoperti dalla contribuzione. Potrebbe esserci ad esempio chi si ritrova con meno di 20 anni utili alla pensione con un’età di 67 anni, di fatto non avendo gli anni di contribuzione giusti per chiedere la pensione. In questi casi, potrebbe tornar utile l’approccio alla pace contributiva, ma come funziona?

La pace contributiva permetterà di acquistare fino a 5 anni di contributi – www.iPaddisti.it

Come funziona e come accedervi

Si tratta di un vero e proprio “acquisto” degli anni che mancano per andare in pensione. Nel 2024 i lavoratori che hanno periodi di voto contributivo, potranno pagare un onere per recuperare fino ad un massimo di 5 anni di contributi per poter finalmente riscattare i periodi di vuoto in cui non è stato percepito alcun reddito. C’è però un limite a tale richiesta: i soggetti potranno riscattare periodi di vuoto solo se sono tra l’anno del primo versamento contributivo e l’ultimo. Per rendere più chiara la situazione, vi forniremo un esempio.

“Se un lavoratore ha iniziato a lavorare a marzo del 1996 ed ha terminato a ottobre 2023, potrà riscattare fino a 5 anni dal 1 gennaio 1996 al 31 dicembre 2023. L0onere poterà essere scaricato da reddito in 5 rate annuali di pari importo”.

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Iengo Nunzia