Stiamo uccidendo ChatGPT: grido di allarme dalla Ai e dai ricercatori | Nessuno lo aveva previsto, potrebbe essere un disastro
Nell’era digitale attuale, l’Intelligenza Artificiale ha conquistato un ruolo di rilievo, rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia e l’informazione.
ChatGPT, sviluppato da OpenAI, è uno dei modelli di linguaggio più avanzati al mondo, in grado di fornire risposte informative ed esaustive a una vasta gamma di domande, tuttavia di recente sempre più utenti lamentano una notevole regressione delle sue prestazioni.
Negli ultimi tempi, numerose lamentele sono emerse riguardo a ChatGPT e la qualità delle sue risposte. Molti utenti sostengono che, da un mese all’altro, il modello sia diventato meno affidabile, soprattutto riguardo alla risoluzione di problemi matematici elementari. Domande che un tempo ricevevano risposte chiare e corrette, ora sembrano produrre risultati errati o fuorvianti.
La preoccupazione di una regressione in ChatGPT è ulteriormente alimentata dalle testimonianze di utenti che riferiscono di errori in contesti diversi, dalla scienza alla storia, dall’arte alla tecnologia. La mancanza di certezze nelle risposte fornite dal modello sta minando la sua reputazione e l’affidabilità che un tempo lo contraddistingueva.
Una delle ipotesi avanzate per spiegare questa regressione è la possibilità che OpenAI abbia cercato di apportare modifiche al modo in cui ChatGPT acquisisce e riformula le informazioni. Questi cambiamenti potrebbero essere stati implementati con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica del modello e accelerare la velocità delle risposte. Tuttavia, sembra che tali aggiornamenti abbiano avuto un impatto negativo sulla precisione e l’accuratezza delle risposte.
Ecco perché ChatGPT sta diventando meno efficiente
Con l’introduzione di ChatGPT-4 e l’offerta di abbonamento, molti speravano che le cose migliorassero, tuttavia i problemi di regressione sembrano persistere anche nella versione successiva del modello. Gli utenti che hanno sottoscritto l’abbonamento sono rimasti delusi poiché alcune delle anomalie riscontrate in ChatGPT-3 sono ancora presenti, seppur in misura ridotta.
La gravità della situazione ha attirato l’attenzione di istituzioni accademiche di prestigio, infatti le università di Stanford e Berkeley si sono lanciate in studi approfonditi per capire il livello di regressione di ChatGPT e le sue cause sottostanti. Questi studi sono guidati da esperti nel campo dell’IA, che stanno esaminando attentamente i dati e le prestazioni del modello.
Mentre i risultati di tali studi non sono ancora stati pubblicati, le comunità scientifiche e gli utenti di ChatGPT attendono ansiosamente le conclusioni per comprendere meglio la situazione e determinare se ci sia la possibilità di risolvere i problemi riscontrati.