I satelliti Starlink tornano a far parlare di sé, per diverso tempo è stata nascosta una verità alquanto terrificante.
La nota società SpaceX ha prodotto dei satelliti che potrebbero rendere difficile il rilevamento di asteroidi a rischio di impatto con il nostro pianeta.
La ricerca astronomica per quanto possa continuare grazie alle nuove tecnologie, sta tuttavia vivendo un momento particolarmente difficile. Ad ostacolarne i passi potrebbe essere l’inquinamento luminoso e le interferenze radio provocate dai satelliti.
Negli ultimi giorni non si fa altro che parlare della minaccia dei satelliti di SpaceX, Starlink, i quali sembrano ostacolare la capacità di rilevare oggetti vicini alla Terra.
Basteranno i telescopi ultramoderni per sorvegliare ciò che accade oltre il nostro pianeta? Quale decisione verrà presa nei confronti dei satelliti Starlink? Scopriamolo insieme.
Lo scorso 21 gennaio, la comunità scientifica ha avuto modo di assistere alla caduta di alcuni frammenti di un meteorite nei pressi della capitale tedesca. I frammenti sono stati causati dall’impatto dell’asteroide 2024 BX1. Il rilevamento precoce da parte dell’astronomo ungherese Krisztian Sarneczky, si è rilevato di vitale importanza e ha permesso di allertare il sistema di sorveglianza globale almeno un’ora prima dell’impatto. Non si è trattato di un evento di grande rilevanza in quanto le sue dimensioni non erano eccessive. Pensate il contrario, se un’imminente minaccia si stesse per scagliare sul pianeta Terra e gli astronomi non riuscissero a tracciarne la sua presenza a causa dell’inquinamento luminoso? E’ questo uno dei principali motivi di preoccupazione degli ultimi tempi. Sembra proprio che i satelliti e le interferenze radio non aiutino la ricerca astronomica, rivelandosi addirittura un vero e proprio nemico.
Secondo il report pubblicato recentemente dall’Unione Astronomica Internazionale, l’eccessivo numero di satelliti, può impattare negativamente l’astronomia. Ciò imporrebbe una ridotta capacità di osservare fenomeni critici come quello descritto in precedenza. E’ il traffico satellitare a complicare l’osservazione e l’individuazione di tali fenomeni. La tecnologia è ormai andata avanti, ha portato alla nascita di nuovi strumenti come il telescopio Vera C. Rubin che avrà grande rilevanza nella scoperta della presenza degli asteroidi. Nonostante ciò, se il traffico satellitare dovesse crescere ancora di più, anche questo strumento potrebbe rivelarsi inutile. Gli studiosi stanno lavorando per cercare possibili alternative come lo sviluppo di veri e propri algoritmi capaci di differenziare i segnali che indicano la presenza degli asteroidi dalle possibili interferenze luminose causate dai satelliti.