Chi pensa che soltanto smartphone e social possono essere il tramite di un cyber-criminale per entrare a contatto con la nostra privacy, si sbaglia di grosso. Massima attenzione e antenne sempre drizzate anche con le smart tv.
La rivoluzione che da un paio danni ha trasformato il nostro modo di guarda la tv, ha praticamente portato almeno un televisore di nuova generazione in ogni casa. Ma qualsiasi smart tv ora può essere connessa a internet per vedere DAZN, Netflix, Disney+ e qualsiasi altra piattaforma in streaming esistente.
Un utente ora può eseguire lo streaming di servizi multimediali ed eseguire app, navigare in Internet, accedere a canali musicali Internet, fare acquisti online e accedere a servizi video su richiesta.
Alcune smart TV includono servizi di assistente virtuale con riconoscimento vocale, come Alexa di Amazon, per aiutare a cambiare canale, modulare il volume e cercare programmi. Tutto bello, una figata pazzesca, ma per ogni vantaggio che abbiamo acquisito, c’è uno svantaggio direttamente proporzionale da tenere in considerazione.
Una TV connessa a Internet e abilitata ha in primis la capacità di tenere traccia di ciò che stai cercando (vocalmente) e guardando (visivamente): informazioni facilmente reperibili.
Certo, la maggior parte delle smart TV consente la possibilità di disattivare tale tracciamento, ma potrebbe non essere l’impostazione predefinita, quindi il consiglio primordiale, un punto di partenza, è sempre meglio controllare la stampa fine prima di attivare o disattivare le funzionalità sulla tua smart TV. Che, come qualsiasi dispositivo connesso a internet, può essere violato, come un malware iniettato da un cyber-criminali, come se la nostra smart tv fosse niente di meno che uno smartphone: la chiave per entrare da un dispositivo a un altro, infatti, è il router.
Stesso dicasi per le webcam presenti nelle smart tv. L’hacking della webcam non è una novità, ma sta ricevendo maggiore attenzione da parte del mainstream. Cassidy Wolf, una concorrente di Miss Teen USA, tanto per fare un esempio, è stata presa di mira da alcuni cyber-criminali dopo aver utilizzato un software da remoto nella smart tv, per scattarle foto nella sua camera da letto, attraverso il suo stesso computer. Quel problema potrebbe ora essere diretto alla TV del tuo salotto.
Per un hacker è un giochetto da ragazzi utilizzare la webcam del tuo televisore per scoprire se hai qualcosa che vale la pena rubare in casa. C’è perfino chi ha regolato il volume da remoto, scorrendo rapidamente i canali e aprendo qualsiasi contenuti, accedendo al browser integrato della smart TV connessa per scaricare codice dannoso. Occhi aperti, dunque. Pensare a quello che stiamo facendo, senza lasciarci andare alla meccanicità delle operazioni, deve essere un punto di partenza.