Le telecamere Ring di Amazon non avranno più il diretto collegamento con la polizia. Ecco quali saranno le novità.
Alcune funzioni non saranno più disponibili e, le forze dell’ordine avranno bisogno di un mandato per visionare le riprese.
Si chiude definitivamente l’era della funzione “Richiesta di assistenza” presente nei dispositivi Ring di Amazon. Parliamo in particolare del sistema di videosorveglianza ideato dal colosso della vendita statunitense.
In particolare, se in passato le telecamere Ring davano libero accesso alle forze dell’ordine di poter visionare i filmati senza alcuna necessità di un mandato, ad oggi la situazione potrebbe essere l’esatto opposto.
Si tratta sicuramente di un cambio di direzione molto importante per Amazon, dato che nell’ultimo periodo il colosso aveva ricevuto un gran numero di critiche da parte degli utenti e non solo. Anche il senatore del Massachusetts, Ed Markey, ha affermato: “La tecnologia cattura e archivia video di milioni di famiglie e raccoglie filmati di innumerevoli passanti che potrebbero non essere consapevoli di essere filmati”.
Nonostante Ring miri ad essere un sistema in grado di garantire massima sicurezza, non possiamo dire che non abbia attirato a se alcune critiche. Tra le caratteristiche prese di mira vi è infatti quella che ha permesso alla polizia locale di chiedere i filmati esterni delle videocamere tramite un’apposita app chiamata Neighbors. Il futuro di tale app non è più certo proprio perché secondo molti utenti, tale funzione non lasciava abbastanza spazio alla privacy di coloro che la utilizzavano. Il passo è stato allora far sì che Neighbors possa funzionare solo con un consenso ufficiale, ovvero con un mandato. L’analista Matthew Guariglia si mostra particolarmente vicino a tale scelta affermando: “Questo è un passo nella giusta direzione”.
Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui le forze dell’ordine possono mettere mano alle riprese anche senza avere un mandato. Parliamo in particolare delle situazioni di emergenza che si verificano quando, ad esempio, vi è un “pericolo imminente di morte o gravi lesioni fisiche, come un rapimento o un tentato omicidio”. Yassi Yarger, portavoce di Amazon, spiega il funzionamento del processo di reperimento delle immagini da parte delle forze dell’ordine affermando che “le richieste di emergenza vengono esaminate da professionisti qualificati che divulgano le informazioni solo quando tale standard legale è soddisfatto”.