Intelligenza Artificiale. Solo Intelligenza Artificiale. Una parola mai così di moda come in questo 2023. Una parola virale.
Effetto go down. Ci hanno pensato OpenAI e Microsoft a infiammare la corsa allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale migliore. Il primo con ChatGPT, la cui evoluzione (GPT-4) è riuscito a far comprendere a un bot un’immagine, spiegata tramite testo, tanto per far capire a che livello siamo arrivati. L’altro scommettendo senza remore sul prodotto OpenAi, a tal punto da investire 10 miliardi per trasportare ChatGPT su Bing AI, il nuovo motore di ricerca di proprietà del colosso di Redmond, nato dalle ceneri di Live Search.
Una mossa che ha spiazzato tutti e costretto molti “alleati” di Google, che si è sempre vantato di una sorta leadership in ambito di Intelligenza Artificiale, a imporre al colosso di Mountain View un aut-aut. Tale è quello di Samsung che avrebbe minacciato Google di passare al motore di ricerca di Microsoft (Bing AI) se il gigante della tecnologia californiana non avesse dato segnali di vita.
Google è stato sorpassato da Microsoft, impossibile che rimanga a questa andatura, deve per forza sgasare in vista del tradizionale Google I/O 2023, la conferenza annuale dedicata agli sviluppatori, in programma a Mountain View e in diretta streaming, dove per forza deve essersi una risposta nei confronti di Microsoft.
Attualmente Google stare lavorando a quattro progetti riguardanti l’Intelligenza Artificiale, almeno stando alle indiscrezioni pubblicate dal New York Times. Non esisterebbe ancora una scadenza dei quattro progetti, ma gioco-forza si starebbe affrettando le procedure di sviluppo. Google at work.
Secondo quanto riferito dal noto quotidiano statunitense, Google sta sviluppando una serie di strumenti di intelligenza artificiale, tra cui un generatore di immagini AI chiamato GIFI, un sistema di apprendimento delle lingue chiamato Tivoli Tutor e una funzionalità chiamata Searchalong che integrerebbe un chatbot nel browser Chrome di Google per rispondere a domande relative all’attuale web pagina. Questo è simile alla barra laterale Bing AI di Microsoft per il suo browser Edge. Ma il più importante, sarebbe un altro.
Magi, come i re che portarono doni a Gesù, come narra la religione cristiana. E’ un nuovo motore di ricerca, sviluppato tramite Ai mediante il quale Google ha intenzione di entrare nell’internet del futuro, con un alimentazione che supererebbe, e di molti, gli otto miliardi e mezzo di ricerca al giorno.
Interfaccia più conversazionale, risultati personalizzati e transazioni all’interno della piattaforma, 160 ingegneri ci starebbero lavorando, con l’obiettivo di fornire risposte pertinenti adattate ai singoli utenti. Magi l’alternativa a ChatGPT, interfaccia simile ma notevolmente diverso nei contenuti, con transazioni che si vocifera saranno possibili direttamente su Google, sfruttando l’integrazione di Google Pay e fornendo agli utenti consigli personalizzati sui prodotti in base alle loro preferenze e alla cronologia delle ricerche. Questo è molto altro. Presto, però, che è tardi.