Scoperta Shock: trovato nel fondo dell’Oceano uovo d’oro massiccio |Scienza basita tra Ipotesi aliene o specie misteriose che abitano gli abissi
I fondali marini hanno da sempre suscitato un grande interesse scientifico in quanto l’umanità è attualmente a conoscenza solo di una piccola porzione di essi.
Le spedizioni delle sonde da parte degli esperti al fine di scoprire quante più cose possibili sui mari avvengono ripetutamente e, oltre a scoprire nuove forme di vita e reperti artistici di altissimo valore, capita che ci si trovi davanti un qualcosa di inaspettato.
Una delle missioni più recenti, che terminerà il 16 Settembre, si chiama Seascape Alaska 5 e ha lo scopo di mappare l’intero fondale del Golfo dell’Alaska, un’area di 1500000 km² che raggiunge profondità massime di 4.700 metri nella fossa di Shelikof, che si trova al largo della costa meridionale.
A circa metà strada, la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha trasmesso un ritrovamento davvero unico nel suo genere. Questa specie di uovo dorato, vuoto all’interno, è stato trovato a 3mila metri di profondità dell’Oceano Pacifico, sulla parete di un vulcano sottomarino.
L’uovo, come si può vedere dalle immagini, si presenta dorato e con un buco sulla sua superficie, come se qualcosa fosse uscito o avesse tentato di entrare. L’aspetto più particolare di tutta la vicenda però riguarda la sua inaspettata composizione, che è attualmente sotto esame.
Uovo dorato nel fondo dell’oceano, cosa dicono gli esperti
Grazie alla tecnologia all’avanguardia, oltre alle trasmissioni video, l’agenzia è riuscita a raccogliere dei campioni da analizzare grazie a un tubo aspirante che ha portato in superficie un po’ del “guscio” dell’uovo che, sorprendentemente si è rivelato essere molto più setoso delle aspettative.
Secondo gli esperti le origini sono ancora sconosciute in quanto si tratta di qualcosa di mai visto prima, perciò non si può attualmente ancora capire se si sta parlando di un guscio d’uovo o di una spugna marina morta da tempo. Per avere qualche certezza bisognerà attenere l’esito delle analisi del DNA che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.
Questo è solo uno dei tanti esempi di missioni che negli ultimi anni ha portato a una migliore conoscenza del mondo che ci circonda, tuttavia secondo le stime, il 70% della superficie terrestre ospita ancora una verità incredibile di forme di vita ancora non catalogate e non conosciute. I fondali marini inoltre sono molto difficili da esplorare a causa della pressione dell’acqua e dell’oscurità più assoluta che ne avvolge la vera identità.