Scienziati cadono in ginocchio: “Lui non dovrebbe esistere” eppure è lì fermo nello Spazio | Stupore per la nuova scoperta
Scoperto un pianeta che brilla più di Venere. Il suo nome è LTT9779 b ma preoccupa non poco gli scienziati.
L’attenzione è ora rivolta alle sue dimensioni e alla sua atmosfera che sembrano non combaciare con quelle dei pianeti che orbitano in tutta velocità intorno alla propria stella.
L’universo non smette mai di sorprenderci. Tra le ultime notizie vi è una che riguarda in maniera ravvicinata una nuova scoperta. Parliamo del pianeta LTT9779 b che pare conservi delle caratteristiche davvero particolari che renderebbe tale pianeta estremamente diverso dagli altri.
L’osservazione è stata possibile grazie alla presenza del satellite Cheops della missione ESA omonima e che si trova in orbita a 700 km dalla superficie terrestre dal 2019. Il suo principale scopo è quello di scovare la presenza di pianeti al di fuori del sistema solare. Possiamo dire che Cheops è riuscito nel suo intento, perché la scoperta che ha fatto ha lasciato gli scienziati a bocca aperta.
Il pianeta che tale satellite ha evidenziato conserva, infatti, delle caratteristiche davvero particolari che rendono tale corpo celeste più brillante di Venere. Infatti, le nubi che arieggiano su LTT9779 b sono composte da metalli ed è proprio quello a rendere tale pianeta tra i più luminosi mai visti.
LTT9779 b, il pianeta in cui piove titanio
Distante circa 260 anni luce dal pianeta Terra, LTT9779 b orbita intorno alla sua stella in pochissimo tempo. Infatti un anno su tale pianeta dura circa 19 ore. Esteticamente, tale pianeta somiglia a Nettuno ma ha delle caratteristiche che hanno suscitato non poche preoccupazioni negli scienziati. L’astronomo dell’Università Diego Portales e del CATA ha così commentato la presenza di LTT9779 b: “Immaginate un mondo in fiamme, vicino alla sua stella, con pesanti nubi di metalli che fluttuano in alto, facendo piovere gocce di titanio”. Insomma, uno scenario quasi apocalittico che non è frutto di fantascienza, esiste per davvero. Di sicuro parliamo di un pianeta molto raro, soprattutto per quanto riguarda non solo la sua luminosità ma anche la sua atmosfera. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto si è registrato un arresto anticipato del processo di dissolvimento dell’atmosfera, causato dalla concentrazione degli elementi più pesanti che danno vita a fenomeni di condensazione.
“Il pianeta si trova dove non dovrebbe”
Veniamo ora all’altro particolare rompicapo che gli scienziati ancora non riescono a spiegarsi: le dimensioni di LTT9779 b. Parliamo di un pianeta con un raggio pari a 4,7 volte in più a quello della Terra, piccolo ma comunque un pianeta simile nelle caratteristiche ai giganti gassosi ultracaldi. Vivien Parmentier ha affermato: “È un pianeta che non dovrebbe esistere”. Attualmente continuano ancora le osservazioni degli scienziati che necessitano di saperne di più su questo pianeta e su tutte le sue dinamiche interne. Che sia davvero questa la scoperta più importante del 2023?