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Il nuovo Samsung Galaxy Note 4 è finalmente disponibile per la vendita in Italia, e intanto nel resto del mondo gli utenti “smanettoni” si divertono a smontare pezzo per pezzo il phablet di ultima generazione del colosso sud coreano, scoprendo alcuni dettagli interessanti.
Praticamente ogni terminale top di gamma non sfugge ai cacciaviti di iFixit o di altri siti web specializzati, e spesso queste operazioni di smontaggio svelano dei particolari davvero notevoli sull’hardware interno e sulla dispozione dei vari componenti, come la batteria al litio, lo schermo e la scheda madre.
Prima di tutto, smontare pezzo per pezzo il nuovo Galaxy Note 4 non è un’operazione particolarmente complicata, basta avere gli attrezzi giusti e un po’ di manualità. La cornice metallica, ereditata direttamente dallo smartphone Galaxy Alpga, è integrata con la scocca posteriore del phablet e le varie antenne 4G LTE, GPS, Bluetooth e Wifi.
La scheda madre è ricca di chip e sensori, e una delle scoperte più interessanti è che la fotocamera posteriore con ottica stabilizzata da 16 Megapixel è realizzata da Sony, e non da Samsung come inizialmente si credeva. Accanto al modulo della fotocamera troviamo i sensori di prossimità e di luminosità. Ci sono poi il coprocessore Cortex-M4, il chip Wacom per la gestione del’input tramite stilo touch, 3 GB di memoria RAM, il processore Snapdragon 805 e un chip speciale che serve a garantire il video out a 2160p/30 fps tramite la porta microUSB 2.0, oltre al collegamento di dispositivi esterni come mouse e tastiera.
Vi ricordiamo che il Samsung Galaxy Note 4, caratterizzato dalle dimensioni di 153.5 x 78.6 x 8.5 mm per un peso di 176 grammi, eredita il form-factor da 5.7 pollici del modello precedente, ma stavolta il display Super AMOLED ha la risoluzione di ben 2560 x 1440 pixel. La ROM ammonta a 32 GB (espandibile via microSD), e la batteria da 3.220 mAh offre fino a 20 ore in conversazione e 82 ore di riproduzione musicale.
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