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Il claim, il payoff, lo spot, la pubblicità: un climax ascendente che conduce alla realizzazione di una diffusione mediatica di un prodotto, di un brand, secondo determinate regole. È l’arma preferita delle aziende, che soltanto così riescono a farsi riconoscere e conoscere. Lo sa la Apple, che della comunicazione ha fatto il proprio forte, il proprio cavallo di battaglia, ma lo sanno anche la Samsung e la Microsoft, che non hanno perso occasione per denigrare l’azienda di Cupertino. Con loro anche la Nokia, che di recente ha voluto deridere il tablet della Mela per problemi di luminosità. Chi invece ha voluto soffermarsi sull’incapacità del multitasking è stata prima la Microsoft, e ora la Samsung, che nel frattempo ha comunque deriso le dimensioni dell’iPad Air.
Nell’ultimo spot della casa coreana, infatti, si emula moltissimo quanto realizzato dalla Microsoft poco meno di un anno fa: una pubblicità della durata di un minuto nella quale Samsung riesce a denigrare moltissimi aspetti della concorrenza. Si inizia col sottolineare che in assenza di multitasking non è possibile realizzare due compiti alla volta, a differenza di quanto accade invece con il Galaxy Pro. Non si salva, però, nemmeno Surface, che viene prontamente attaccato per la sua portabilità limitata, a causa del dover portare con sé un mouse, una tastiera esterna e una batteria esterna, come mostrato nel video.
Infine ecco che anche Amazon Kindle deve sottostare alle critiche: ottimo per leggere i libri, ma limitato in altre funzioni. Insomma una campagna abbastanza chiara da parte di Samsung, che non ha intenzione di esaltare il proprio lavoro, bensì di denigrare quello degli altri, della concorrenza: Galaxy Pro avrà anche un pixel rispetto all’iPad della Apple, ma sarebbe il caso di iniziare a realizzare spot più incentrati su se stessi, piuttosto che sugli avversari.
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