Robot dentro la pillola: basta ingerirla come in Matrix e farà al tuo corpo un qualcosa di incredibile | La Medicina fa un salto nel futuro
Generalmente le pillole vengono associate all’assunzione di vitamine o di medicinali per il trattamento di alcune malattie, tuttavia grazie all’innovazione tecnologica ora possono essere utili anche nel contesto diagnostico.
Le ultime scoperte scientifiche hanno infatti portato alla creazione di piccoli dispositivi, grandi quanto una pillola, che sono in grado di monitorare diverse malattie del tratto gastrointestinale in maniera totalmente indolore per il paziente e pienamente affidabile.
I ricercatori di queste “tecnopillole” hanno pubblicato i loro risultati in merito allo studio e alla sperimentazione di un piccolo strumento ingeribile direttamente sulla rivista Devices.
Qui gli esperti hanno mostrato come il prodotto, dalle dimensioni simili a quelle di una comune pillola, è in grado di rilevare segni vitali come la frequenza cardiaca e la respirazione.
Un altro studio, portato avanti dai ricercatori del Massachussets Institute of Technology, della West Virginia University e dell’Università di Pittsburgh, ha mostrato come queste particolari pillole siano riuscite anche a catturare i dati respiratori di 10 volontari i quali hanno fatto registrare i propri valori durante un ciclo di sonno nel quale venivano collegati a delle macchine che tenevano traccia della frequenza cardiaca e quella respiratoria.
Pillole di monitoraggio per la salute, come funzionano
Il co-autore Ali Rezai, professore di neuroscienze presso l’Istituto di Neuroscienze Rockfeller dell’Università della West Virginia, ha spiegato che la sperimentazione ha coinvolto le persone le quali hanno alternato la respirazione normale con il trattenere il respiro per 15 secondi. Questo esperimento ha mostrato come le pillole riuscissero con precisione a percepire anche il più minimo cambiamento.
Due campi in cui questi strumenti potrebbero avere molto successo riguardano il trattamento del disturbo del sonno e dell’overdose di oppiacei, mettendo in luce eventuali problematiche respiratorie e cardiache, come ad esempio l’apnea notturna o quella dovuta all’uso eccessivo di oppiacei, dando essenziali informazioni ai ricercatori in merito alle condizioni di salute dei soggetti.
Tutto ciò è possibile grazie alla composizione della pillola, la quale in pochissimi millimetri riesce a includere due batterie, un accelerometro, un memorizzatore di dati, un trasmettitore radio e un circuito sensibile al magnete che accende e spegne il dispositivo. Il raggio di azione per l’invio dei dati è di circa 2 metri, tuttavia il raggio potrebbe presto aumentare con le nuove ricerche e sperimentazioni. In totale, la pillola rimane nell’organismo per circa una settimana, quindi rimane un’alternativa estremamente sicura da utilizzare.