Proprio ieri vi avevamo svelato che Samsung non c’entrava assolutamente niente con l’organizzazione della campagna Wake-Up contro Apple in Australia, precisamente davanti all’Apple Store di Sydney.
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Oggi finalmente il mistero è stato risolto: la “protesta” pubblicitaria infatti non è originaria della Corea del Sud, bensì del Canada. I dirigenti di Research In Motion hanno infatti ammesso che è stata loro l’idea di organizzare un flashmob del genere, con gente pagata per protestare davanti all’Apple Store con tanto di cartelli neri con scritto “Wake Up”, ovvero “svegliatevi”.
Tutti pensavano a Samsung come organizzatrice dell’evento, anche perchè proprio nell’ultimo video teaser sul Galaxy S3 aveva paragonato gli utenti Apple a dei “pecoroni”. L’annuncio di RIM arriva quindi con un po’ di sorpresa, anche perchè l’azienda canadese dovrebbe pensare a ben altro, piuttosto che organizzare campagne pubblicitarie di questo tipo.
Qui di seguito vi riportiamo un estratto del comunicato stampa di RIM:
“Possiamo dare conferma che la campagna publbicitaria australiana “Wake Up”, che ha previsto una serie di attività sperimentali a Sydney e Melbourne, sia stata organizzata da RIM Australia. Un annuncio ufficiale avrà luogo il 7 maggio, il cui scopo sarà di provocare una discussione su cosa “essere in affari” significhi per gli australiani.”
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