Riescono a battere Neuralink di Musk: ecco la prima persona al mondo (paralizzata) che torna a camminare | Il segreto nella sua mente
Arriva direttamente da Losanna l’ultima novità in fatto di impianti cerebrali: torna a camminare grazie a un collegamento tra cervello e midollo spinale. I gruppi di ricerca stanno spingendo molto su questo tipo di tecnologie, anche grazie al grande sviluppo dell’IA. Al centro della buona riuscita di questa operazione c’è l’applicazione dell’intelligenza artificiale adattiva. Lo sviluppo sarà incentivato dalla Commissione Europea per permetterne la commercializzazione.
Le frontiere dell’innovazione sono spinte ogni giorno più in là. Abbiamo tutti ben presente quale sia il dibattito che tiene banco in questi mesi sulle potenzialità della tecnologia. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sta creando un caos che si può toccare con mano: mancano i quadri normativi e, intanto, in rete fioccano già le prime fake news scambiate per notizie reali.
Il lato dell’IA che però stiamo sperimentando meno è quello relativo ai miglioramenti sensibili che lo sviluppo di una tecnologia di questo tipo può portare. In realtà, in tantissimi settori esistono ricercatori ed esperti che stanno studiando l’impatto positivo che l’intelligenza artificiale può avere sulla società umana. Rientrano in questo caso i tentativi di Neuralink, la società di Elon Musk che vuole inserire chip nei cervelli degli umani, e ha da poco ottenuto l’autorizzazione per procedere con le sperimentazioni.
Un impianto nel cervello, un altro nel midollo spinale: il resto lo fa l’IA
Qualcun altro, però, ha già iniziato a portare i frutti delle sue ricerche. Siamo in Europa, più precisamente in Svizzera. È qui che un team di esperti guidato dal professor Jocelyne Bloch è riuscito in qualcosa di davvero rivoluzionario. La tecnologia utilizzata è stata quella del brain-computer interface e ha portato un quarantenne paralizzato a riacquisire le facoltà perdute. Il paziente riesce a stare in piedi, ma non solo: può anche camminare e salire e scendere dalle scale, tutto in maniera naturale.
Ovviamente, si tratta di una tecnologia incredibile con le potenzialità illimitate. Per riuscire in questo scopo è stato creato una sorta di ponte digitale tra cervello e midollo spinale, con dispositivi che raccolgono i segnali elettrici dal primo e li trasferiscono nella zona deputata al movimento delle gambe del secondo attraverso un neurostimolatore. La decodifica degli stimoli elettrici è affidata all’intelligenza artificiale. La Commissione Europea ha già dato il via libera alla commercializzazione di questa tecnologia, che di certo sarà rivoluzionaria per le persone di tutto il mondo.