Quando Apple acquisisce le app e toglie funzioni: il caso Workflow per iPad
[adrotate banner=”1″]
Workflow per iPad era una delle migliori app mai apparse su App Store, il cui scopo era quello di automatizzare alcune azioni avanzate, che l’utente compie spesso sul proprio iPad. Parlo al passato ma dovrei parlare al presente, perché l’app, che vi avevamo presentato qualche anno fa e che è sempre migliorata con il tempo, al momento è ancora su App Store.
Però nelle ultime settimane il team di sviluppatori, che ha riscosso sempre più successo, è stato acquisito da Apple. Un grande onore, di solito, perché gli utenti possono ricevere un servizio migliore, ma così stavolta non è stato perché una delle prime azioni che Apple ha fatto all’app è stata castrarla. Ad esempio in Messaggi, visto che l’app consentiva di automatizzare l’invio dei messaggi verso app terze e adesso rende possibile solamente verso iMessage, oppure con Mappe, perché prima era possibile esportare le azioni alle Google Maps, ora invece solamente alle mappe di Apple.
E’ la prima volta che Apple esercita un’acquisizione non per valorizzare il talento di sviluppatori o ricercatori, ma per togliere funzionalità a qualcosa che, evidentemente, dava fastidio mostrando come servizi esterni sono, ad oggi, migliori rispetto a quelli proposti da Apple.
Al momento dell’acquisizione, l’app è stata resa gratuita, dai 2,99 euro che costava in precedenza, e alcuni utenti si sono accorti che se viene chiesto il rimborso (per l’acquisto effettuato nelle ultime settimane, diciamo fino a un mese fa) Apple lo concede, per cui se vi trovate in questa situazione seguite questa guida per chiedere il rimborso.
In linea generale, però, il fatto che l’app venga rimborsata non cela il fatto che i timori di molti utenti verso la limitazione delle funzioni delle applicazioni sono fondate: questo è un esempio di come Apple non abbia (ed evidentemente non avrà nemmeno in futuro) intenzione di rendere l’utilizzo dei propri dispositivi più libero per gli utenti, e anzi le altre funzioni, probabilmente, continueranno ad essere limitate.
Quanto può pagare questa strategia non lo sappiamo, ma per adesso la situazione non è piacevole, specialmente per chi vorrebbe usare sempre di più iPad come strumento di lavoro quanto più comodo possibile.
[adrotate banner=”2″]