Poste ed i suoi servizi nuovamente sotto attacco: se ricevi questo non fare nulla di azzardato | Ti stanno agganciando per ripulirti il conto
Attenzione ai messaggi che arrivano da parte di Poste Italiane. Un nuovo tentativo di truffa che cercherà di rubarvi tutti i risparmi!
Massima allerta in queste ore a causa dei vari tentativi di truffa legati, ancora una volta, alle Poste. Ecco come proteggersi.
Poste Italiane nelle ultime ore ha dovuto far i conti con l’ennesimo tentativo di truffa nei confronti dei propri clienti. Ancora una volta l’istituto è caduto vittima delle gesta dei criminali informatici che utilizzano il phishing per agganciare milioni di clienti con lo scopo di sottrarre denaro.
Si tratta principalmente di sms che arrivano ai malcapitati e che li spingono a cliccare su un link per regolarizzare i propri conti. Si contano già un elevato numero di vittime che hanno dovuto rinunciare a gran parte dei propri risparmi.
Le modalità di azione dei cybercriminali sono molteplici, tra queste vi è l’urgente invito all’azione per evitare, ad esempio, addebiti indesiderati. Vediamo ora quali sono i famosi messaggi dai quali stare alla larga.
Sms da parte di Poste Italiane: perché sono pericolosi
I criminali informatici, il più delle volte, fanno leva proprio sull’urgenza e sulla gravità dell’azione che se non viene effettuata nell’immediato potrebbe comportare diversi problemi sul conto del malcapitato. E’ accaduto proprio questo negli ultimi giorni. L’utente riceve un sms il cui contenuto cita “Gentile cliente è stata richiesta una spesa di euro xxx se non è lei seguire il link”. Una volta aperto il link in questione, per bloccare la transazione, bisognerà inserire le credenziali di accesso all’area privata e quindi porre nelle mani dei malfattori il libero accesso a tutti i propri dati finanziari. Purtroppo, sono numerosi i casi di truffe in questi giorni e d’altro canto non vi è nemmeno la certezza che il denaro sottratto possa in qualche modo ritornare dal proprietario. A spiegarne le dinamiche è Paolo Dal Checco, un noto ingegnere informatico forense che ha affermato: “Sono casi frequenti e non c’è una chiara giurisprudenza sui rimborsi. A volte la banca lo fa, a volte dà il 50 per cento, a volte lo nega”. Insomma, in questi casi proprio a causa dell’incertezza del rimborso, prevenire è meglio che curare.
Come evitare di cadere nella trappola dei cybercriminali
Proprio perché la prevenzione è importante, bisognerà mostrare agli utenti cosa non bisogna fare quando si tratta di app bancarie o postali. Innanzitutto, bisognerà tenere ben in mente, in qualsiasi circostanza, che Poste Italiane o qualsiasi altro istituto non chiederanno mai credenziali, dati o codici in particolare. Altro importante consiglio è di leggere attentamente gli sms che vengono inviati. Questo perché il più delle volte nascondono dei piccoli errori che in un primo momento non vengono notati ma che potrebbero salvare i vostri risparmi. Poste Italiane, inoltre ricorda che: “Se qualcuno, spacciandosi per un operatore di Poste Italiane S.p.A o PostePay S.p.A, dovesse chiederti quanto sopra riportato, puoi essere sicuro che si tratta di un tentativo di frode”.