Pompe di calore: scordati di quelle vecchie ed inquinanti a gas, ora efficienza e green si incontrano con questa nuova tecnologia | Inoltre i consumi si riducono
La via intrapresa dall’Europa in merito all’inquinamento è chiara: tutte le Nazioni dovranno al più presto abbandonare non solo il gas, ma anche tutte quelle tecnologie dannose per l’ambiente.
Tra i protagonisti delle proposte presentate alla Commissione Europea compaiono sicuramente le pompe di calore, un metodo più ecologico ed efficiente per scaldare le case in vista dell’inverno, le quali potrebbero sostituir del tutto l’uso dei classici caloriferi.
Rispetto alle caldaie a combustione infatti questi particolari strumenti riescono a velocizzare il processo di riscaldamento senza inquinare ma che però hanno avuto fino ad ora un grande difetto. Generalmente infatti le pompe di calore funzionano tramite l’utilizzo di fluidi refrigeranti, che sono particolarmente inquinanti, o con dei gas più ecologici ma costosi.
I ricercatori dell’Istituto di Scienza e Tecnologia del Lussemburgo però hanno trovato una soluzione alternativa estremamente allettante e promettente, che potrebbe presto rivoluzionare il modo in cui si scalda la casa.
Il prototipo studiato e prodotto dal team di esperti infatti riesce a funzionare non tramite il liquido refrigerante, il compressore e la serpentina di condensazione, ma attraverso l’effetto elettrocalorico di un materiale ceramico, con il quale il calore si sposta invece di evaporare e condensarsi.
Nuova pompa di calore, più ecologica e più efficiente che mai
Lo studio è stato così innovativo da essere stato pubblicato sulla rivista Science e l’articolo spiega in maniera molto dettagliata come questo effetto elettrocalorico derivi nel momento in cui un materiale ferroelettrico viene sottoposto ad un campo elettrico che gli permette di produrre calore.
Questo funzionamento è la chiave che permette di evitare l’utilizzo di un compressore e di un refrigerante, in quanto avviene tutto tramite la l’attivazione e l’eliminazione dei campi elettrici, i quali raffreddano e scaldano il materiale a seconda delle esigenze. Nonostante il piano teorico di quanto effettivamente prodotto dai ricercatori sia presente già da diversi anni, nessuno mai come il team del Lussemburgo era riuscito ad ottenere un coefficiente di prestazione del 67% dell’efficienza massima del ciclo di Carnot.
Anche se la scoperta è altamente promettente, bisognerà aspettare ancora qualche miglioria tecnica prima di poter utilizzare le pompe di calore in tutte le case. La strada intrapresa però sembra essere quella corretta ed è proprio quella grazie alla quale si eliminerà l’immissione di sostanze tossiche nell’ambiente, abbattendo i costi delle bollette del gas.