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Oggi voglio proporvi un articolo un po' diverso dal solito, che parla di jailbreak e che sicuramente interesserà i jailbreakisti come me, quelli che lo seguono ormai da tempo.
Il jailbreak esiste praticamente da quando esiste l'iPhone, da 2007, e all'inizio era prerogativa di hacker americani che lo sviluppavano praticamente per necessità, ad esempio perché non riuscivano a mettere le suonerie personalizzate sul dispositivo. Pensiamo a Comex o GeoHot.
Ovviamente, all'inizio le vulnerabilità erano tante (pensiamo agli iPhone 4, che saranno sempre jailbreakabili qualsiasi aggiornamento di iOS esca) mentre oggi sono molte meno e, soprattutto, sono molto più difficili da trovare, per cui non basta il lavoro di una squadra di persone limitate che sono fondamentalmente degli studenti un po' smanettoni.
Perché da dopo l'uscita dell'ultimo jailbreak degli Evad3rs, ormai lo scorso anno, per iOS 7, tutti i jailbreak rilasciati sono stati cinesi. Peraltro sono anche frequenti, perché gli americani ne rilasciavano meno, e soprattutto escono pochi giorni dopo gli aggiornamenti di iOS. Come mai?
Perché il jailbreak, in Cina, è un business e ci sono società che gestiscono store alternativi, come Cydia per intenderci, che finanziano con tantissimi soldi gli hacker e che hanno addirittura pagato un costoso viaggio ai ragazzi americani che si occupano di sicurezza affinché condividessero i loro segreti con i team cinesi.
Chiaramente se hai una ditta alle spalle che ti paga tempo e attrezzature per sviluppare un jailbreak, questo è molto più facile da sviluppare e le vulnerabilità, anche se sono ben nascoste, le trovi, e le trovi eccome. Il jailbreak in Cina non è come qui da noi, che si mette Cydia per usare iFile e poco più e poi siamo onesti verso gli sviluppatori (o almeno, la maggior parte degli utenti lo sono) e andiamo a scaricare le applicazioni da App Store. I cinesi no. Preferiscono utilizzare gli store alternativi, e quando girano 300 milioni di iPhone in Cina (in Italia siamo 60 molioni di abitanti, considerando che c'ė gente come mio nonno che l'iPhone non ce l'ha…) il guadagno c'è. E, soprattutto, ti conviene eccome finanziare gli hacker, se gestisci uno store alternativo.
Poi l'iPhone in Cina fa successo perché Tim Cook ci punta molto (eh, si, 300 milioni di utenti fanno gola anche a lui…) e così il jailbreak va avanti. E così lo abbiamo sempre, nonostante la continua rincorsa che si viene a creare tra Apple e gli Hacker.
Che avrebbe vinto Apple, sugli americani che facevano i jailbreak soprattutto per passione (magari guadagnavano dalle donazioni, ma dopo averlo sviluppato, non prima). Ma se in mezzo ci si mettono delle grandi potenze economiche le cose cambiano. E cambiano, se vogliamo, anche a nostro favore, perché avremo i jailbreak con una probabilità maggiore del solito.
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