Fin dal momento della sua presentazione, App Store ha stabilito una serie di record riguardo al numero di download, ai ricavi generati dalla vendita delle app, al numero di singole applicazioni scaricate sui vari dispositivi. Ed è stato sempre un crescendo di successi, e anche di applicazioni, che dal momento del suo rilascio erano costantemente aumentate. Almeno, fino al 2017, quando per la prima volta si è assistito a una diminuzione delle app presenti su App Store.
Certo, non parliamo di una diminuzione esagerata: da 2,2 milioni di applicazioni siamo passati a 2,1, ma è interessante il fatto che il numero totale sia diminuito. Perché?
I fattori, secondo gli esperti, sarebbero due. Il primo, di cui abbiamo già parlato varie volte, è il fatto che con iOS 11 è stato rimosso il supporto alle app a 32 bit, e questo ha portato all’eliminazione dal negozio delle applicazioni i cui sviluppatori non avevano interesse all’aggiornamento; la rimozione delle applicazioni ha portato così a un calo del numero totale.
L’altro fattore è la diminuzione delle approvazioni delle nuove app sullo store, a causa di regole più stringenti da parte di Apple che hanno avuto, soprattutto, una ripercussione sul numero totale di applicazioni spam o cloni che, in passato, popolavano il negozio Apple; nel 2017 le approvazioni delle app per App Store sono diminuite addirittura del 29%, un quantitativo davvero enorme.
In tutto questo, però, non è diminuito l’interesse degli sviluppatori perché sul corrispettivo Android, Google Play, in cui queste manovre non sono state effettuate abbiamo visto una crescita costante del numero di app presenti sullo store; probabilmente vedremo qualcosa di simile in futuro anche sul negozio Google, ma la situazione non sembra essere vicina a stabilizzarsi: se le app meno importanti sono diminuite, sembra infatti aumentare costantemente la qualità di quelle che invece sono presenti, anche in funzione dei nuovi dispositivi.
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