Arriva un nuovo sistema di riconoscimento per scovare le auto rubate: quasi 10mila macchine non in regola in 12 ore. Si tratta dell’applicazione del nuovo sistema della Polizia Locale di Treviso, che ha voluto testare l’utilizzo dell’innovativo Targasystem. L’obiettivo era quello di riuscire ad individuare le auto rubate in circolazione. Nell’arco della mezza giornata di utilizzo, però, sono state trovate solo tantissime auto senza revisione o assicurazione.
Da un po’ di tempo stiamo riscontrando il sempre maggiore interesse da parte delle istituzioni nei confronti delle tecnologie innovative. D’altronde l’intelligenza artificiale ha svegliato un po’ tutti in giro per il mondo, mostrando che praticamente ogni limite può essere superato. C’è chi pensa ai poliziotti robot, e chi invece si adopera per utilizzare sistemi di IA per prevenire i furti e i crimini minori.
In questo contesto rientra anche l’applicazione di varie tecnologie che possono aiutare molto in questi compiti. Il problema è che, quando si tratta di sicurezza, le tecnologie rischiano di diventare invasive. Ciò è vero soprattutto per quanto riguarda la privacy personale. Eppure, in Veneto la Polizia ha voluto testare una nuova tecnologia rivoluzionaria, che potrebbe aiutare in maniera decisiva a ritrovare i veicoli che sono stati rubati.
Sarebbe tutto perfetto, se non fosse che il test che è stato indetto dalla Polizia Locale di Treviso ha restituito risultati inattesi. Questo sistema, infatti, è stato installato nella tangenziale della città veneta, con lo scopo di recuperare le informazioni delle auto che passavano da quel tratto. I dati ricavati dal rilevamento delle targhe sono stati poi incrociati con quelli di un database interno. L’esperimento è durato 12 ore, ma se l’obiettivo era quello di scovare le macchina rubate ai legittimi proprietari, allora si può dire che sia ampiamente fallito. Di contro, però, i dati riportati sono stati altri.
Grazie al Targasystem, infatti, sono stati identificate 9300 automobili non in regola: di queste, 4800 necessitavano della revisione, mentre 4500 presentavano un’assicurazione scaduta. Stando a quanto commentato dalla Polizia, queste infrazioni non possono essere punite con rilevamenti da remoto, quindi le auto che sono passate dal tratto di tangenziale di Treviso possono dirsi fortunate. Di auto rubate, invece, non vi è stata traccia. La domanda sorge spontanea: come cambierà il nostro modo di guidare quando queste tecnologie saranno diffuse su tutto il territorio italiano?