Papers, Please per iPad: l’entusiasmante vita di un ispettore di frontiera
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I videogiochi ci permettono di vivere molte vite diverse. Possiamo diventare eroi, cacciatori di draghi, soldati scelti dell’esercito americano: pochi, probabilmente, avrebbero pensato di impersonare un ispettore di frontiera, probabilmente uno dei lavori più tediosi esistenti al mondo.
Eppure con Papers, Please, gli sviluppatori hanno saputo rendere interessante anche questa vita: in un mondo molto ispirato al 1984 di Orwell, quindi completamente distopico e distrutto da guerre civili varie, molti abitanti dei paesi esteri stanno cercando di entrare illegalmente nello stato di cui noi saremo ispettori.
Il nostro compito sarà quello di chiedere, appunto, i documenti agli avventori (da qui il titolo del gioco, Documenti, Grazie!) ed esaminarli considerando le leggi vigenti per scegliere se far passare o meno quel particolare personaggio. Alcune persone saranno palesemente da evitare, e ce ne accorgeremo subito, mentre per altri dovremo esaminare a fondo i documenti a disposizione per scoprire qualcosa che non torna, a volte a partire solo da un flebile indizio.
Con il proseguire dei livelli, poi, anche le normative vigenti cambieranno in virtù degli eventi più recenti e potrebbe capitare che persone che fino al livello precedente abbiamo fatto passare, in quel livello (da quel giorno, insomma) non siano più ammesse, rendendo la sfida più difficile.
E poi, da non sottovalutare, c’è la corruzione. Superare i livelli infatti non significherà aver scelto correttamente chi doveva passare e chi no, bensì portare a casa il nostro stipendio per poter vivere. Ci verranno dati dei soldi per ogni persona che faremo passare, ma se avessimo sbagliato riceveremo una multa sotto forma di detrazione dallo stipendio stesso. In certi casi potremo accettare delle mazzette dagli avventori, sempre considerando il rischio di venir scoperti a far passare una persona “vietata”.
Un gioco strano, molto strano, ma a tutti gli effetti molto interessante, che non possiamo fare a meno di consigliarvi (è in italiano, anche se sulla scheda c’è scritto inglese): potete scaricarlo dal link sottostante.
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