OS X e Hotspot personale dell’iPhone: ridurre il traffico dati con TripMode
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Utilizzare l’Hotspot personale dell’iPhone per connettersi ad Internet con il computer Macbook in mobilità è cosa buona e giusta, ma forse non tutti sono a conoscenza del fatto che OS X ha molte app e servizi in background che consumano preziosi megabyte.
Per intenderci, tutti questi servizi sono utili in ambito generale, e non danno affatto fastidio quando siamo connessi alla rete Wifi o Ethernet di casa. Ma il discorso cambia quando si usa l’Hotspot personale dell’iPhone: in Italia le flat dati hanno dei limiti ben precisi sui Megabyte disponibili, e i servizi attivi in background su OS X possono consumare i Megabyte in pochissimo tempo. Come si può evitare tutto ciò? La soluzione si chiama TripMode.
TripMode è un’utility scaricabile direttamente dal sito ufficiale dello sviluppatore (link in calce alla guida) che si attiva in automatico non appena il computer Mac è connesso all’Hotspot Personale dell’iPhone. La sua funzione è semplice: limitare al massimo il consumo di dati in background. In poche parole, l’utility permette l’accesso selettivo soltanto ai servizi e alle applicazioni che ci servono per davvero, disattivando invece tutti i servizi in background che consumerebbero fin troppi dati. E non appena si connette il Mac ad una rete LAN o Wifi tradizionale, TripMode si disattiva in automatico. Più comodo di così..
Forse l’unica cosa negativa di TripMode è che ha un prezzo di 7.99 euro, ma possiamo utilizzarla gratuitamente per un massimo di 15 minuti al giorno.
Vi ricordiamo che TripMode non è disponibile per il download nel Mac App Store per una ragione ben precisa: stiamo parlando di un’utility basata su Kernel Extension, cosa che potrebbe in qualche modo compromettere la stabilità generale del sistema operativo OS X.
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