Orrore dall’Asia: nessuno lo credeva possibile ma questo fossile vive ancora e prolifera | Presto invaderà moltissimi paesi
Scoperto un esemplare dall’aspetto macabro nelle acque del lago della Thailandia, occhi iridescenti e testa massiccia.
La chimera delle acque profonde, una specie mai vista prima che sta spaventando i cittadini che vivono vicino le coste del lago della Thailandia.
Avete mai sentito parlare di “Squalo fantasma”? E’ questa la denominazione che è stata data ad un particolare tipo di pesce che è stato scoperto nel Mare delle Andamane. A causa della sua conformazione, questa specie ha influenzato negativamente coloro che abitano le zone circostanti al lago thailandese.
La particolare creatura si contraddistinguerebbe da una testa massiccia, occhi giganti e iridescenti e delle pinne piumate. Lo squalo fantasma o, in gergo Chimaera supapae, è un pesce cartilaginoso ed appartiene alla specie vivente più antica mai vista prima.
Come mai questa specie così antica è stata scoperta solo oggi? Quanto ancora il nostro Pianeta ci nasconde? Scopriamo insieme quali risposte a tali domande hanno dato gli scienziati.
La Chimera delle acque profonde, una scoperta incredibile
A parlare per la prima volta di questa nuova specie scoperta, sono stati gli scienziati che hanno pubblicato la notizia sul Raffles Bulletin of Zoology lo scorso 6 marzo. David Ebert, principale autore dello studio, ha affermato: “Le chimera sono rare in questa regione del mondo”. In genere queste specie abitano le pendici continentali e le creste oceaniche del mare profondo. E’ possibile, infatti, trovarle a profondità molto elevate e tendono a nascondersi in acque scure, nutrendosi di crostacei, molluschi e vermi. Da cosa deriva il nome Squalo fantasma? Sembrerebbe che siano proprio i loro grandi occhi riflettenti, i corpi affusolati che li fanno apparire come veri e propri fantasmi. Questi esemplari possono essere molto grandi, infatti alcuni raggiungono una lunghezza di 6,6 piedi, l’equivalente di 2 metri.
Le chimere più antiche mai scoperte
La scoperta ha lasciato sin da subito gli scienziati sbalorditi e questo principalmente perché si tratta di una specie forse tra le più antiche mai esistite. Come afferma lo scienziato Ebert: “Evolutivamente, queste chimere sono tra alcune delle più antiche stirpi di pesci con il lignaggio che risale a 300-400 milioni di anni fa” – continua – “La scoperta di nuove specie come questa chimera ci dice quanto poco sappiamo dell’ambiente marino e quanto c’è ancora da esplorare”.