Ora sono tutti spacciati: nasce un mostro della comunicazione che assorbirà tutti quanti | Non c’è scampo per Iliad, Tim e Ho.Mobile
Nuovo colosso delle telecomunicazioni in arrivo. Questa novità stravolgerà le dinamiche nel Regno Unito.
Per la riuscita del progetto, si prevedono investimenti da 11 miliardi di sterline in 10 anni, ma quali saranno le società interessate?
Negli ultimi giorni molteplici sono le voci che circolano nel web e che riguardano una probabile fusione tra Vodafone UK e CK Hutchison (3 UK). Questa notizia sembra aver suscitato molti dubbi e perplessità circa il futuro delle attuali compagnie telefoniche presenti nel Regno Unito che, percepiscono questa fusione una vera e propria minaccia.
Le parti dell’accordo non saranno equamente distribuite perché ci sarà una piccola percentuale che il colosso Vodafone deterrà in più. Infatti, la parte di Vodafone UK è stimata intorno al 51%, mentre alla 3UK spetterà la restante parte, ovvero il 49%. Attualmente il valore del nuovo gruppo formatosi è stimato 17,5 miliardi di euro.
La Ceo del gruppo Vodafone commenta questa unione affermando: “è ottima per i clienti, ottima per il Paese e ottima per la concorrenza”. Insomma, parliamo di un’operazione che ha enormi potenzialità, ma cosa ne penseranno le autorità di regolamentazione?
Vodafone Group e CK Hutchison Group: arriva l’accordo vincolante
Quella che sembrava essere solo una bozza di pensiero, oggi può dirsi effettivamente concretizzata. A confermarlo è il nuovo CEO dell’azienda Vodafone, Margherita Della Valle, che propone un primo lasso ti tempo entro il quale si dovrà rendere effettiva tale unione: 12 mesi. Perché questo nuovo operatore potrebbe essere di buon auspicio? Riprendendo le parole del CEO, la nuova rete sarà dotata di tutte le nuove tecnologie che rendono la comunicazione super veloce e impeccabile. Inoltre, la scelta sarà maggiormente diversificata grazie alla nascita di un terzo grande operatore britannico.
I rischi derivanti dalla fusione
Sono questi giorni di particolare fermento perché si, di passi in avanti sono stati fatti, ma l’ultima parola spetterà comunque alle autorità di regolamentazione che, attualmente, stanno valutando tutti i possibili rischi correlati alla nascita di questo nuovo gestore. Ricordiamo che una simile situazione si registrò già in Italia con la fusione tra le due società Wind e H3G che comportò la perdita di un gestore sulla scena delle telecomunicazioni. Per ristabilire la giusta corrispondenza tra le varie parti, si è ritenuto necessario lasciare il posto ad un quarto gestore (come in principio), ovvero Iliad. In conclusione, non ci resterà altro che aspettare che tutte le pratiche burocratiche e amministrative facciano il loro corso e regalino al Regno Unito un nuovo macro gestore.