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Ora sarà l’AI a fare giustizia: ecco come castigherà i trasgressori e secondo quali parametri | Punizioni esemplari e senza “umanità”

Ai contro le truffe telefoniche – www.iPaddisti.it

Le truffe telefoniche sono diventate un problema diffuso in tutto il mondo, causando gravi perdite finanziarie per le vittime che spesso non riescono a recuperare i loro soldi.

Queste frodi sono in continua evoluzione e i truffatori si avvalgono di tecniche sempre più sofisticate per ingannare le persone. A causa della facilità di esecuzione e dei costi ridotti, le truffe telefoniche rappresentano un vero affare per gli autori, rendendo difficile contrastarle.

Attraverso le false chiamate i truffatori cercano di ingannare le persone per ottenere informazioni personali, dati finanziari e denaro. Queste frodi sfruttano spesso la paura o l’ignoranza delle persone, presentandosi come rappresentanti di istituzioni finanziarie, aziende o enti governativi.

Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine per indagare su questi crimini, recuperare i soldi persi è estremamente difficile, soprattutto perché queste telefonate possono partire da Paesi diversi da quelli della vittima scelta, rendendo impossibile l’identificazione dei criminali.

Per contrastare questo problema i ricercatori del Cyber Security della Macquarie University a Sydney hanno sviluppato Apate, un chatbot progettato per simulare la voce umana e interagire con i truffatori telefonici. L’obiettivo principale di Apate è quello di trattenere i truffatori al telefono per il tempo più lungo possibile, limitando così il numero di potenziali vittime delle frodi.

Mai più truffe telefoniche grazie all’AI

Apate utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per creare una conversazione realistica e coinvolgente con il truffatore. Il chatbot può simulare emozioni, esprimere preoccupazioni e porre domande che spingono il truffatore a rimanere al telefono per periodi prolungati, fino a 40 minuti o più. Questo allunga significativamente il tempo che i truffatori trascorrono con una singola vittima, riducendo le loro possibilità di cercare altre prede.

Truffa telefonica – www.iPaddisti.it (fonte: freepik)

Il docente dell’Università ha spiegato: “Ho iniziato a pensare a come automatizzare l’intero processo e utilizzare l’elaborazione del linguaggio naturale per sviluppare un chatbot computerizzato che potesse avere una conversazione credibile con il truffatore. Il nostro modello li lega, fa perdere loro tempo e riduce il numero di truffe riuscite. La collaborazione con gli operatori telefonici sarà la chiave per rendere tutto questo davvero efficace”.

I primi risultati dell’utilizzo di Apate sono promettenti. Secondo i ricercatori, il chatbot è riuscito a trattenere i truffatori al telefono per lunghi periodi, rallentando le operazioni e riducendo il numero di truffe effettuate con successo. L’utilizzo di Apate può fornire alle forze dell’ordine preziose informazioni sugli schemi utilizzati dai truffatori, permettendo loro di adottare misure preventive più efficaci.

Published by
Claudia Brignone