Il Governo fa dietrofront sull’utilizzo del POS: d’ora in poi sarà obbligatorio anche in tutte le tabaccherie sul suolo nazionale. La novità si inserisce in contrapposizione alla precedente decisione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che aveva decretato l’esclusione di questo tipo di attività dall’obbligo di accettare pagamenti elettronici.
L’obbligo di POS in Italia sta per subire cambiamenti significativi che influenzeranno sia i commercianti che i consumatori. Da oggi, infatti, l’utilizzo dei dispositivi per pagamenti elettronici sarà soggetto a nuove regole e limiti di importo.
Questa riforma, attesa da tempo, è stata annunciata con l’intento di promuovere i pagamenti digitali e ridurre l’uso del contante, nel tentativo di contrastare l’evasione fiscale e modernizzare l’economia. Ma quali sono le novità a cui dovremmo abituarci? Innanzitutto, l’obbligo di accettare pagamenti tramite POS si estende ora a tutte le attività commerciali, comprese quelle che fino ad ora erano esentate, come le tabaccherie. Questo significa che, indipendentemente dall’importo della transazione, i clienti avranno il diritto di pagare con carta o bancomat. Inoltre, la doppia sanzione per mancato rispetto dell’obbligo di POS, precedentemente cancellata, è stata reintrodotta: i commercianti che non accettano pagamenti elettronici potrebbero ora affrontare multe salate.
In secondo luogo, si prevede un cambiamento nelle commissioni relative ai POS. Nonostante le promesse del governo di ridurre tali costi, al momento non è stato raggiunto alcun accordo in tal senso. Questo ha sollevato preoccupazioni tra i commercianti, molti dei quali temono che le commissioni elevate possano erodere i loro margini di profitto. Infine, un’altra novità riguarda l’acquisto di sigarette e marche da bollo. Da adesso, sarà possibile effettuare tali acquisti pagando con bancomat, una mossa che mira a semplificare le transazioni e a rendere più comode le operazioni quotidiane per i consumatori.
Nel caso in cui un commerciante si rifiutasse di effettuare tali transazioni, può essere punito con una multa di 30 euro maggiorato del 4% del valore della transazione stessa. Questi cambiamenti rappresentano un passo importante verso la digitalizzazione dell’economia italiana. Tuttavia, rimangono alcune questioni aperte, tra cui le preoccupazioni relative alle commissioni dei POS e la necessità di garantire che tutti i commercianti siano adeguatamente equipaggiati per accettare pagamenti elettronici. Come sempre, ci vorrà tempo per abituarsi a queste novità e vedere come si svilupperanno nei prossimi mesi.