Finalmente Android ha rilasciato una patch di sicurezza fondamentale per i suoi sistemi che copre circa 52 vulnerabilità potenziali. Lasciarsi indietro delle falle porta spesso a gravi conseguenze per gli utenti. Una di queste vulnerabilità era già stata sfruttata da alcuni hacker che erano riusciti a installare linee di codice dannose senza che gli utenti interagissero, arrivando a rubare dati personali da chat e browser.
Il tema della sicurezza digitale è uno degli aspetti principali che dobbiamo che tenere bene a mente quando utilizziamo tutti i device che abbiamo sotto mano nel nostro quotidiano. Gli eventi degli ultimi anni ci hanno in qualche modo abituati a fare un largo utilizzo del web. Come sottolineavano gli esperti, il Covid-19 ha condensato anni e anni di innovazioni nel giro di pochi mesi.
Il problema è che questa piccola rivoluzione l’abbiamo vissuta con una scarsa consapevolezza dei rischi e dei pericoli che gli hacker possono portare ai nostri sistemi. In effetti, è logico pensare che più dati siano presenti in rete, più le prede siano appetibili per i malintenzionati. Bisogna sapere distinguere cosa è dannoso e cosa invece si può fare quando si tratta di device elettronici. Il problema è che alcune volte sono le stesse case di produzione a lasciare porte spalancate ai criminali informatici.
D’altronde riuscire a scrivere un intero codice senza errori non è di certo una passeggiata. L’Android Security Bulletin di maggio ha diffuso la notizia di un nuovo aggiornamento nei sistemi del robottino verde di Google. È stata infatti rilasciata una patch di sicurezza che corregge alcune pericolose falle potenzialmente sfruttabili da parte degli hacker. In effetti una di queste è già stata usata a scapito di alcune ignare vittime. Addirittura, il problema consentiva agli hacker di caricare alcuni pezzi di codice che gli hanno consentito di mettere in atto una vera e propria campagna di spyware.
Il codice dannoso, infatti, riusciva a decriptare informazioni private dai browser e dalle chat dei dispositivi grazie a una cosiddetta “user-after-free“. In parole povere, non c’era bisogno che l’utente cliccasse nulla: il codice faceva tutto da solo. Con la nuova patch di maggio sono state corrette questa e altre 51 vulnerabilità che dovrebbero garantire un utilizzo più sicuro dei dispositivi Android. Il consiglio è di scaricare immediatamente questo update.