Il gruppo UnipolMove continua ad accusare dei problemi legati al proprio dispositivo di telepedaggio. In questo caso si riscontra un problema evidente di distribuzione.
Il mercato dei servizi autostradali è stato aperto dall’Unione Europea ad altre realtà alternative al gruppo Telepass che ha agito fino a un paio d’anni fa in regime di monopolio. Il gruppo assicurativo Unipol ha deciso di scendere in campo creando un dispositivo di telepedaggio.
Il problema è che finora questo nuovo soggetto che opera dal 2022, UnipolMove, non è riuscito ancora ad offrire servizi adeguati alle esigenze e alle aspettative dei propri abbonati. Tra qualche malfunzionamento di troppo, vedi sbarre al casello che non si alzano, e addebiti in fattura di costi inventati di sana pianta, la concorrenza a Telepass è stata fatta solo in linea teorica.
Per carità, il tempo di crescere e migliorare non manca, ma fino ad ora la sfida tra UnipolMove e Telepass è stata a dir poco impari. Anche perché sembra proprio che i problemi invece di diminuire aumentino.
Pure per una questione molto semplice come quella dei dispositivi gratuiti inviati agli utenti l’amministrazione di UnipolMove è riuscita a combinare qualche pasticcio di troppo.
Un abbonato ai servizi autostradali del gruppo assicurativo ha raccontato attraverso un post pubblicato sul profilo Facebook di UnipolMove la propria vicenda legata ai troppi dispositivi gratuiti che gli sono stati recapitati. Forse si è trattato di uno slancio di generosità da parte del gruppo, ma il simpatico abbonato se n’è visti arrivare due in più rispetto a uno solo che aveva richiesto.
“A maggio ho ricevuto il mio primo dispositivo Unipol Move (tutto perfetto e ad oggi nessun problema) una settimana fa ho richiesto il secondo dispositivo gratuito e oggi in realtà ne sono arrivati 3 (2 in più). Come si procede in questi casi?”
Qualche settimana dopo l’abbonato ad UnipolMove ha fornito un importante aggiornamento in merito all’eccesso di dispositivi.
“Oggi pomeriggio sono stato contattato da loro per inviarmi tramite mail la lettera di vettura e poter fare il reso a carico loro. Voglio specificare che la gentile ragazza non aveva idea in realtà di quanti dispositivi in più mi fossero arrivati a casa”.