L’intelligenza artificiale compie importanti salti in avanti grazie ad una nuova interfaccia capace di provare le emozioni proprio come gli umani.
A presentare il nuovo progetto è il guru Yann LeCun, capo del team AI di Meta. “Mi affascina il futuro. Del presente mi interessa capire solo gli sbagli e come superarli”.
Il mondo della tecnologia AI ha conosciuto un grande sviluppo, soprattutto nell’ultimo periodo. A dimostrazione di quanto appena affermato, vi è il nuovo modello di intelligenza artificiale proposto da Meta.
L’obiettivo principale della nota azienda capo dei principali social, sarebbe quello di dotare i software AI di maggiore comprensione del linguaggio e del contesto umano migliorando le interazioni con gli utenti.
Il nuovo modello attualmente in fase di test ha il nome di I-JEPA e avrà delle funzioni “molto simili a quelle umane”. Questo è quanto si apprende dagli sviluppatori.
Oltre a puntare alla creazione di un software che si avvicini sempre di più all’essere umano, le azioni di Meta sono mosse da un altro importante scopo: dimostrare a OpenAI le possibilità e la potenza dei software che a breve verranno lanciati. E questa nuova mossa di I-JEPA può davvero rappresentare un notevole avanzamento rispetto ai precedenti modelli. Superare il limite, questo è il focus di Meta, bisognerà rendere le risposte generate dagli AI sempre più accurate e mai generiche. Da ciò ne deriva poi una migliore esperienza degli utenti sulle varie piattaforme social che saranno in grado di restituire un’interazione sempre più naturale e personalizzata per i vari utenti.
Tutte le informazioni in merito a I-JEPA, sono state anticipate a Parigi dal guru Yann LeCunn, capo del team AI dell’azienda Meta. Nelle sue parole vi è il chiaro coinvolgimento di chi guarda ancora a queste nuove tecnologia con estrema diffidenza e paura. A più riprese il guru ha affermato: “Non dovete temerla, non ci distruggerà”. Agli occhi degli sviluppatori, la nuova interfaccia ha un grande potenziale e per questo si pensa già alle sue possibili applicazioni. “Non vediamo l’ora di lavorare per estendere l’approccio JEPA ad altri domini, come coppie di dati immagine-testo e dati video. In futuro, i modelli JEPA potrebbero avere interessanti applicazioni per attività come la comprensione dei video”, afferma Meta.