Noah, il regista per gestire gli effetti speciali si è affidato all’iPad
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L’iPad nella cultura popolare, nell’intrattenimento generico, ha fatto storia, così come la stessa Apple. Qualche mese fa vi abbiamo parlato della serie tv con Sarah Michelle Gellar e Robin Williams, The Crazy Ones, che riprendeva lo slogan di uno dei primissimi spot dell’azienda di Cupertino. Stavolta, invece, è proprio il tablet della Mela a finire al centro di un’opera di crossmedia: nel film Noah, al cinema in questi giorni, con Russell Crowe nei panni del personaggio biblico Noè impegnato a salvare la sua famiglia dal diluvio universale, abbiamo avuto modo di assistere a un nuovo utilizzo del tablet.
Cosa può l’iPad all’interno dell’Antico Testamento della Bibbia? È presto detto. Nella rivisitazione dell’opera, il regista Darren Aronofsky per controllare le masse d’acqua, per guidare l’arrivo delle onde che affossano l’intera popolazione e che fanno da leitmotiv dell’intera narrazione, si è proprio affidato al tablet di Cupertino. Con un’app realizzata ad hoc per il film – che aveva un budget di 125milioni di dollari – i tecnici hanno avuto modo di gestire l’intero pacchetto di effetti speciali, passando per fulmini, saette e ovviamente la pioggia battente.
Un ingresso importante all’interno di Hollywood da parte dell’iPad, che diventa sempre più essenziale non solo in ambito lavorativo, ma anche in situazioni commerciali e di intrattenimento: l’uso personale può diventare tale anche su un set cinematografico, in maniera semplice e diretta come copione interattivo, così da non costringere gli attori o gli addetti ai lavori a stampare fogli di carta infiniti, sia come fatto in Noah, ovvero per gestire gli effetti speciali. Per adesso la pellicola ha incassato circa 45 milioni di dollari negli Stati Uniti, anche grazie agli incredibili effetti speciali realizzati: in Italia arriverà il prossimo 10 aprile, con un gap di poco più di una settimana rispetto all’uscita americana.
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