NFL, i giocatori non potranno più indossare cuffie Beats
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A causa del nuovo accordo commerciale siglato con Bose, i giocatori della NFL non potranno più indossare le cuffie di Apple e di Beats quando saranno dinanzi alle telecamere, stando a quanto riportato da Re/code sulle proprie pagine. La restrizione avviene soltanto nelle posizioni a favore di camera o di intervista video, durante l’allenamento o nel giorno dell’allenamento, da prima della partita fino ai 90 minuti successivi della fine della partita.
Alcuni atleti professionisti hanno accordi commerciali con Beats, con le cuffie che spesso vengono indossate anche attorno al collo e non necessariamente indossate sulle orecchie, come consuetudine per delle cuffie che riproducono audio: «Negli ultimi anni molti atleti hanno sottoscritto un accordo con Beats, facendo entrare il marchio nel proprio DNA, come una sorta di rituale pre-gara – ha dichiarato un portavoce dell’azienda acquistata da Apple nei scorsi mesi – la musica può avere un effetto molto significativo per gli atleti, soprattutto per concentrarsi e per prepararsi mentalmente, così da diventare un elemento dell’equipaggiamento fondamentale come tutto il resto ai fini di un’ottima prestazione».
Una cosa simile era accaduta già durante la World Cup, quando Sony, sponsor della competizione, aveva bannato dallo stadio Beats, ma non al di fuori delle strutture di gioco, dove i giocatori potevano comunque continuare a indossare le cuffie che meglio credevano. Oltre ai giocatori rientrano negli accordi anche gli allenatori, ovviamente, e i termini riprendono quelli che furono stipulati negli anni ’90, come riporta un portavoce della NFL in un comunicato stampa. Alla base della decisione i numeri che hanno condizionato Bose a intervenire in maniera più intensa: d’altronde a oggi Beats ha conquistato il 61% del mercato delle cuffie tra gli atleti, mentre a Bose resta soltanto il 22%.
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