New York apre ad Apple Pay per pagare i parcheggi in città

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La città di New York sta considerando la possibilità di aumentare la propria attività dal punto di vista elettronico e di concedere a tutti i suoi cittadini un importante miglioria nell’integrazione con i propri device. Tra queste spunta la possibilità di attivare Apple Pay come pagamento per i parcheggi, così da venire incontro a chi cerca il pagamento alternativo: oltre al sistema dell’azienda di Cupertino si sta pensando anche a un’integrazione con PayPal e BitCoin, come spiegato da MarketWatch. Attualmente, come spiegato dalla stessa comunità, le spese per i parcheggi ammontano a circa 30 miliardi di dollari ogni anno, così il Dipartimento della Finanza sta cercando un modo per supportare tutti gli automobilisti a pagare in maniera rapida ed efficace la loro quota.

L’obiettivo primario è quello di identificare quanto prima tutti i supporti e le piattaforme mobili che possono supportare un sistema di pagamento elettronico: il secondo obiettivo è quello di identificare delle piattaforme mobili già esistenti che possono aprirsi a delle ulteriori migliorie nel campo elettronico. A tal proposito il Dipartimento di Finanza ha sottolineato che sarà essenziale avere come supporto elettronico un device che permetta di effettuare una foto al proprio ticket o scannerizzare lo stesso per avere i dettagli del proprio parcheggio e della propria sosta. Serve quindi anche una semplice e immediata interfaccia grafica così da poter permettere una sicurezza maggiore.

Attualmente tutti gli automobilisti di New York possono pagare i propri biglietti online, tramite email o anche direttamente sul sito del servizio di parcheggio, ma il sistema online non è compatibile con il supporto mobile e con annessi device, inoltre il pagamento con carta di credito o con carta di debito supporta una tassa del 2,5% da aggiungere al pagamento finale. La città ovviamente spera che presto le cose possano cambiare e che vi possa essere quanto prima un sistema di pagamento che permetta loro di ovviare non solo a un sistema macchinoso, ma anche che venga incontro all’evolversi delle piattaforme di pagamento digitale.

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