La missione Europa Clipper della NASA si arricchisce con l’iniziativa Message in a Bottle: si potrà inviare il proprio nome insieme a una poesia verso Giove. Non è la prima volta che viene lanciata una campagna del genere. Tutto verrà inciso in un microchip e lanciato nello spazio con l’obiettivo di raggiungere Europa, una delle lune che orbitano intorno a Giove.
Arriva un interessantissimo annuncio, specialmente per gli appassionati di esplorazioni e studi nello spazio. Nel 2024, infatti, è in preparazione la missione Europa Clipper, che ha come obiettivo quello di raggiungere Europa, una delle lune che ruotano intorno a Giove. Il progetto è gestito dalla NASA, e come spesso accaduto in passato la società aerospaziale ha deciso di coinvolgere il pubblico e gli appassionati in maniera singolare.
Lo scopo della missione è quello di esplorare Europa per conoscere a fondo il satellite, il quale potrebbe contenere anche tracce e indizi di vita aliena. Nella traversata cosmica, però, la sonda non sarà da sola. La campagna Message in a Bottle, infatti, permette di inviare il proprio nome direttamente sull’orbita di Giove. Per farlo, tutti i nominativi raccolti dalla NASA entro il 31 dicembre di quest’anno verranno incisi su un microchip.
Oltre ai nomi, sul microchip verrà incisa una poesia, scritta da Ada Limon, dal titolo In Praise of Mystery: A Poem for Europa. Campagne del genere sono già state lanciate in passato dalla NASA e hanno visto la partecipazione di milioni di persone. Ciò è accaduto con Artemis I, ma anche con tante sonde che sono state spedite sul suolo di Marte. L’ispirazione, ovviamente, è quella del Golden Record delle sonde Voyager. Queste, infatti, viaggiavano con un sunto audiovisivo in grado di trasmettere potenzialmente i caratteri culturali del genere umano a esseri viventi intelligenti in giro per il cosmo.
Per quanto riguarda l’obiettivo specifico della missione Europa Clipper, si tratta di voler studiare a fondo la superficie di un satellite che è sempre stato molto intrigante per gli astronomi. Il suolo della luna gioviana, infatti, è composto da uno strato di ghiaccio con alcune striature di origine naturale. Se queste fossero dovute a eruzioni sotterranee, ciò significherebbe che potrebbe esistere acqua allo stato liquido su Europa e, potenzialmente, vita a livello microbico.