Microsoft si compra tutti: Sam Altman e gran parte dello staff che ha creato ChatGPT vengono assunti da Bill Gates | Creeranno un mostro tecnologico senza pari

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Le grandi menti dietro il Chatbot OpenAI vengono assunte da Microsoft: il progetto che c’è in gioco è enorme e punta tutto sulle intelligenze artificiali 

La notizia ufficiale era uscita pochi giorni fa: Sam Altman, il vero creatore del chatbot di OpenAI, ChatGPT, nonché co-fondatore di OpenAI è stato licenziato dall’azienda a causa di ‘scarsa sincerità verso il CdA’. Probabilmente Altman aveva parlato troppo in merito al progetto, era stato limpido e chiaro su determinate tematiche inerenti alla creazione di OpenAI e ai rischi dei Chatbot.

Qualsiasi sia la motivazione che ha spinto l’azienda ad organizzarsi e cacciarlo, il Ceo non ci ha messo troppo a trovare un ruolo analogo, per un progetto ben più grande. Come sappiamo, infatti, Microsoft è sempre stata l’azienda che affiancava OpenAI con i finanziamenti per la creazione del chatbot, e adesso sarà proprio l’azienda che lo renderà parte di un nuovo progetto ancora più ampio.

Il progetto Microsoft sulle AI: ne farà parte il ceo di OpenAI, ma il progetto sarà molto più vasto

Sam Altman è stato assunto in Microsoft. Il co-fondatore di OpenAI, è ufficialmente parte integrante di un nuovo progetto di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata di Redmond. Anche Microsoft sta cambiando il suo assetto generale per investire nuove risorse sulle AI, mettendo da parte il progetto con Bing, per esempio e dando più importanza a Copilot. Ad annunciarlo è Satya Nadella su X. Giorni fa era circolata anche la voce secondo cui Sam Altman sarebbe potuto tornare in sella alla sua (ex) azienda, spinto proprio dal CEO di Microsoft.

Chatbot AI – www.iPaddisti.it

Una volta capito che l’accordo sarebbe stato impossibile da raggiungere, Nadella ha deciso di internalizzare le risorse Altman e Brockman assumendoli direttamente in azienda. Queste due enormi risorse potrebbero essere presto raggiunte in Microsoft da molti ex colleghi di OpenAI, 505 dipendenti su 700 totali avrebbero infatti minacciato dimissioni di massa per trasferirsi a Redmond. Con la rivolta di OpenAI nei confronti di Altman, l’azienda dovrà subire un grosso scoglio di perdite, in quanto la maggior parte dei lavoratori era felicemente sotto le sue direttive.

Il progetto Microsoft è appetibile, e potrebbe rivelarsi un enorme competitor di OpenAi. Al momento l’azienda non ha dato pubblicamente specifiche sullo sviluppo delle ricerche sul campo AI, ma è chiaro che l’idea sia quella di superare il Chatbot di OpenAI, dando un’assistenza all’utente superiore e personalizzabile. Il fondatore Bill Gates ha rilasciato un’intervista dove esplicava le sue idee in merito all’AI, sostenendo che a breve saremo diventati tutti dipendenti da un chatbot, assistente personale, in grado di aiutarci a svolgere tutte le mansioni quotidiane: da qui sembra chiara l’idea dell’azienda sui prossimi investimenti.