Meta insaziabile, rincari assurdi per i suoi social: Facebook ed Instagram non saranno più gratis | Utenti sconvolti dalla notizia allarmante
Facebook e Instagram a pagamento potrebbero diventare presto una realtà certa, almeno nel territorio dell’Unione Europea. Tale decisione potrebbe risolvere una problematica burocratica piuttosto invasiva.
Da qualche anno, i social della holding Meta e quelle dei suoi rivali hanno scoperto l’incredibile potenziale pubblicitario che le app hanno nei confronti degli utenti, proprio per questo a seconda dei propri gusti, nelle home di tutti sono cominciate ad arrivare pubblicità sempre più pressanti.
Tempo fa, quando ancora i social erano meno popolati, giravano molte famose “catene di Sant’Antonio” in cui si terrorizzavano i contatti presenti nella propria lista degli amici con messaggi minatori simili a: “Facebook sta per diventare a pagamento! Se non vuoi che il tuo profilo venga chiuso e vuoi continuare ad utilizzare il social gratuitamente allora condividi questo post!“, ora, dopo anni, quel monito potrebbe diventare davvero una realtà.
L’idea di promuovere versioni a pagamento di applicazioni molto famose è diventata ormai una prassi piuttosto comune e non basta di certo condividere la notizia con 10 amici per potersi escludere da questa faccenda, anzi, visti tutti i cambiamenti normativi tale novità viene accettata piuttosto facilmente dagli utenti.
La necessità di creare una versione a pagamento di Facebook e Instagram arriva per “colpa” della Commissione Europea, la quale ha più volte multato l’azienda per violazione della privacy dei suoi stessi utenti.
Meta a pagamento, quali sono le novità
Secondo le ultime notizie, avere i social a pagamento permetterebbe agli utenti di evitarsi tutte le pubblicità a fronte di un abbonamento mensile, il quale però non è ancora chiaro se possa avere anche altri vantaggi come invece è stato proposto da X.com (ex Twitter) o Youtube Premium, i quali consentono di godere di bonus unici riservati agli abbonati.
Tale idea da parte di Meta sarebbe stata scelta non solo per evitare le grandi perdite derivate dalle multe e dalle sanzioni dell’UE, ma anche per allinearsi ai bisogni sempre più specifici degli utenti, i quali ormai non utilizzano più esclusivamente i social per intrattenimento e per rimanere in contatto con amici e parenti, ma anche per lavorare.
Content creator, social media manager e altre aziende infatti necessitano di una strumentazione “business” molto più fornita e professionale per continuare a lavorare sui social, generando così profitti sia per i propri clienti (o per sé stessi), sia per la stessa Meta.