Marte, Curiosity scopre la Vita: così pronti a creare colonie per rimanerci | Questa scoperta stravolge ciò che sapevamo
Su Marte la vita era possibile: arriva un’altra prova schiacciante. Il Pianeta Rosso ha conservato per miliardi di anni le tracce di un passato che presentava le caratteristiche fondamentali per il prosperare della vita. Il nuovo ritrovamento è merito di Curiosity, il rover della NASA. Sul pianeta sono state ritrovate crepe dalla caratteristica forma esagonale: ecco perché sono importanti.
Siamo davvero soli nell’universo? C’è stata qualche forma di vita prima di noi? Riusciremo mai a conoscere qualche tipo di biologia extraterrestre? Da secoli l’essere umano si interroga su cosa possa essere presente nell’universo buio e sterminato. Uno dei pianeti più vicini a noi ha sempre dato prova della possibilità che alcune forme di vita aliene abbiano vissuto il nostro Sistema Solare prima di noi. Ora, un’altra scoperta lo ribadisce.
Nel 2021, due anni fa, il rover Curiosity della NASA si è imbattuto in un fenomeno peculiare esplorando la superficie di Marte. Nelle sue numerose avventure sul Pianeta Rosso, il nostro inviato speciale ha raccolto alcune informazioni importantissime, con lo scopo di approfondire la conoscenza di un corpo celeste che potrebbe ospitare gli esseri umani in un futuro non troppo lontano.
La domanda che ci ha sempre assillato riguardo a Marte è la possibilità che esso abbia ospitato forme di vita di qualche tipo nel passato. Che oggi esistano organismi viventi sulla superficie inospitale del nostro vicino di orbita sembra altamente improbabile. Le condizioni generali del pianeta, però, permettono di ipotizzare che in passato la vita potrebbe essere stata se non altro possibile.
Marte ha ospitato la vita: l’incredibile ritrovamento di Curiosity
Nel 2021 Curiosity ha rilevato alcune crepe peculiari sulla superficie di Marte, in un luogo chiamato dagli scienziati Pontours. Queste crepe hanno una struttura esagonale che lascia poco spazio ai dubbi: si tratta del segno che in passato questi luoghi hanno subito l’alternanza di climi umidi e secchi. Si tratta di un elemento fondamentale per permettere la nascita della vita: il passato di Marte potrebbe essere stato ricco di organismi extraterrestri.
I materiali rinvenuti nella zona indicano tutti la stessa cosa. L’alternanza tra clima umido e secco indica la presenza di acqua allo stato liquido, cioè l’elemento fondamentale per la nascita della vita. Trovare tracce dirette di questo passato glorioso non sarà semplice, ma la NASA non demorde: attendiamo le prossime scoperte di Curiosity per poter continuare ad assemblare il puzzle dei misteri marziani.