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In una lettera scritta per Bloomberg Businessweek, il CEO di Apple Tim Cook ha pubblicamente fatto coming out dichiarandosi gay e supportando il movimento. Cook, tra l’altro, ha sempre mantenuto un profilo molto basso per quanto riguarda la propria vita privata, mantenendo alto il livello di privacy: la decisione di fare outing, a questo punto, arriva per dare conforto a tutti coloro i quali si sentono soli in questo momento e per ispirare le persone a insistere nella battaglia per l’uguaglianza.
«Devo ammettere che non è stata una scelta facile. La privacy rimane un aspetto molto importante per me e vorrei continuare a mantenerla. Ho fatto di Apple la mia vita e voglio continuare a concentrare il mio tempo per essere il miglior CEO possibile. Questo è quello che i nostri dipendenti meritano di avere, e con loro anche i nostri clienti, i nostri sviluppatori e tutti gli altri partner del marchio Apple: lo meritano anche loro. Una parte della società sta comprendendo che una persona non è definita esclusivamente dal genere, dalla sessualità, dalla razza: io sono un ingegnere, uno zio, un amante della natura, un appassionato di fitness, un figlio del Sud, un fanatico di sport e tante altre cose. Spero che le persone possano rispettare il mio desiderio di concentrarmi sulle cose che maggiormente mi portano gioia». Questa una parte della lettera scritta da Cook.
Già in passato Cook, pur senza fare outing, si era espresso circa l’uguaglianza e le sue idee a riguardo: in un suo discorso all’Auburn University, l’argomento rappresentò il punto saliente dell’intera giornata, ma Apple ha anche partecipato alla marcia in supporto della comunità LGBT durante la 44esima parata, per poi supportare anche i matrimoni gay nel 2013 con un comunicato indirizzato alla Suprema Corte.
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