L’Italia ha prodotto il satellite supertech che salverà la Terra: ecco la sua assurda missione e come funzionerà | Sarà come nel film “Deep Impact”
Tyvak International ha progettato un nuovo nanosatellite che pare abbia un’importantissima funzione di difesa per la Terra.
Il suo nome è Milani e sarà il difensore numero uno della Terra contro gli asteroidi che minacciano di distruggerla.
Il pianeta Terra potrà dirsi protetto e questo grazie ad una nuova invenzione spaziale tutta Made in Italy. Parliamo in particolare di una scoperta che arriva direttamente dalla società torinese Tyvak International.
Pare proprio che questa società abbia progettato e sviluppato un vero e proprio nanosatellite che potrebbe proteggere la terra dal passaggio e dalla possibile collisione con asteroidi.
Il nanosatellite, che prende il nome di Milani, è stato consegnato all’Agenzia spaziale europea e verrà integrato nel satellite madre Hera per quella che è considerata una delle più importanti missioni di difesa planetaria nello spazio.
Il compito di Milani nello spazio
Una volta giunto a destinazione, il compito di Milani sarà quello di analizzare i risultati dell’impatto della sonda Dart sull’asteroide Dimorphos avvenuto nel 2022. Giuseppe Santangelo, managing director di Tyvak spiega così l’importanza della presenza del nanosatellite Milani: “Sarà la prima volta che un cubesat italiano orbiterà intorno a un asteroide” – continua – “anche per noi è la prima volta di una missione di questo tipo nello spazio profondo in modo così innovativo. E’ stata scritta una pagina di storia dell’esplorazione spaziale”. Il lancio di Hera è stato programmato per il 7 ottobre e partirà dalla Florida. Il viaggio proseguirà per 2 anni prima di arrivare all’asteroide. Questa missione servirà a comprendere com’è fatto l’asteroide e, soprattutto, come si modifica dopo ogni impatto.
Perché il nome “Milani”
Il nanosatellite che in questi anni avrà un ruolo davvero determinante, prende il nome dal matematico Andrea Milani, colui che ha portato alla nascita del centro dell’Esa per il monitoraggio degli asteroidi vicini al pianeta Terra. La sua grandezza è simbolo della potenza della miniaturizzazione. Questo nanosatellite infatti avrà dimensioni pari a 20 centimetri per 30 (esclusi i pannelli solari). “Dimostrare che si possa fare una missione come Hera con un satellite di questa taglia, apre le porte a moltissimi studi”, afferma ancora una volta Santangelo. Insomma sarà una missione quasi senza precedenti, non bisogna altro che attendere che Milani arrivi a destinazione per iniziare a rilevare i primi dati della missione.