Nel corso della conferenza D10 organizzata da All Things Digital, supplemento digitale del Wall Street Journal, il CEO di Oracle ha speso qualche parola sulla figura di Steve Jobs, l’ex CEO e co-fondatore di Apple scomparso lo scorso ottobre.
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Stando a quanto dichiarato da Larry Ellison, la caratteristica principale di Steve Jobs era la sua instancabile ossessione per la perfezione, una continua ricerca verso il prodotto perfetto. Ellison ha inoltre sottolineato come negli ultimi anni Jobs abbia manifestato un’inaspettata gentilezza.
Larry Ellison ha deciso di paragonare Steve Jobs a Henry Ford, visto che secondo lui l’iCEO è riuscito a portare dei radicali cambiamenti all’interno dell’industria informatica:
“Steve era in grado di tradurre le idee in un prodotto finito come nessun altro nell’industria. Steve era così, finché non era tutto perfetto. E poi, una volta ottenuta la perfezione, passava al problema successivo. E lavorava incessantemente fino a ottenere il suo obiettivo: questo era Steve. Ciò lo rendeva un maniaco del controllo; pretendeva di gestire ogni aspetto di tutto, inclusa la modalità con cui paghi per un oggetto in un negozio, e l’aspetto che ha dentro una scatola.”
Secondo invece il CEO di Pixar, Ed Catmull, Steve Jobs era da ammirare per la sua innata capacità di studiare e affrontare i vari problemi:
“È passato per molte fasi distinte. Nella prima, la gente non lo capiva. Ma in realtà stava imparando dai suoi errori. Il modo in cui negoziava non funzionava molto bene, ma la sua straordinaria intelligenza gli ha consentito di cambiare rapidamente comportamenti.”
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