La truffa corre sui Social: ecco nuovo business/frode delle spunte blu a pagamento

truffa facebook spunte blu
Truffa su Facebook, meglio prestare attenzione

Le truffe su Facebook a seguito di uno degli aggiornamenti più chiacchierati dell’ultimo periodo non accennano a diminuire, ecco a cosa bisogna prestare attenzione in futuro.

Recentemente Meta, la holding a capo di WhatsApp, Instagram e Facebook, ha reso possibile l’acquisizione di una spunta blu a pagamento, grazie al quale si dovrebbe provare l’autenticità di una pagina o di un profilo presente su Facebook.

Questa meccanica disponibile da appena un paio di mesi è stata già ampiamente utilizzata dai truffatori di tutto il mondo per racimolare soldi ingannando le inconsapevoli vittime che hanno solo la colpa di essersi fidati (probabilmente) troppo del social di Mark Zuckerberg.

Marco Camisani Calzolari, e sperto in cultura digitale, insegnante di Comunicazione all’Università, autore e noto inviato di Striscia la Notizia, ha spiegato come queste truffe avvengono e cosa dovrebbe fare Facebook per riparare ai danni. I rischi che corrono gli utenti sono altissimi, tanto che si sta sviluppando anche un senso di preoccupazione e di sfiducia nei confronti del social.

In teoria infatti la spunta blu che compare vicino ad un nome, sia su Facebook che su Instagram, serve proprio a fornire un dettaglio ben visibile che indica l’autenticità di quel profilo o pagina. In passato tale spunta veniva assegnata a seguito di controlli ben serrati, ma da qualche settimana purtroppo non è più così.

Le truffe delle spunte blu di Facebook

In uno

truffa spunta blu
Truffa della spunta blu – iPaddisti.it (fonte: freepik)

degli ultimi aggiornamenti, Meta ha permesso agli utenti di poter acquistare una spunta blu per la propria pagina o per il proprio profilo, mettendo così inconsapevolmente a rischio migliaia di persone. Le truffe che sono state segnalate partivano proprio da pagine con la spunta blu, la più famosa in assoluto è riuscita a derubare un numero incredibile di persone.

 

I criminali in questione sono riusciti ad acquistare una spunta blu per la propria pagina che teoricamente sarebbe dovuta appartenere ad Elon Musk ma che invece, per mancanza di controlli, era gestita da dei veri e propri ladri che con una promessa di guadagno futuro si sono fatti inviare Bitcoin da diverse persone.

Secondo Calzolari: “La quantità di pagine esistenti con la spunta blu la conosce solo Facebook. Ma se pensiamo a quante aziende, marchi e personaggi esistono nel mondo credo che probabilmente saranno qualche centinaia di migliaia, per essere conservativi. E quindi una parte di queste pagine potrebbe fare quella fine se Facebook non cambia le regole“.