La Polizia presentata la sua nuova arma: Giove saprà catturarli tutti e fare giustizia sul Web | Addio a frodi, truffe e raggiri informatici
Si chiama Giove ed è il nuovissimo sistema della Polizia italiana concepito per aiutare a prevedere i crimini predatori che si verificano in giro. Questo meccanismo sfrutta l’intelligenza artificiale basata sulla banca dati delle forze dell’ordine. Incrociando i dati, riesce a prevedere i luoghi e le situazioni più pericolose per garantire una migliore copertura del servizio di sicurezza. Ovviamente, non mancano le proteste: quanto potrà essere affidabile?
Quella in cui ci stiamo addentrando è un’epoca totalmente differente rispetto a qualche tempo fa. Gli ultimi sviluppi in fatto di tecnologia, infatti, sono davvero rivoluzionari se si pensa al loro concepimento e al loro sconfinato campo di applicazioni potenziali. Certo, i sistemi informatici dominano la scena già da decenni. Ma l’intelligenza artificiale è un fattore dirompente.
Dopotutto, l’IA può essere utilizzata per lo svolgimento di una serie infinita di compiti. Volando con la mente, non esiste un qualcosa che non potrebbe – almeno in teoria – essere governato da algoritmi di intelligenza artificiale. Lo stesso pensiero deve averlo fatto la Polizia di Stato quando ha deciso di aggiornarsi per proporre una nuova introduzione ai suoi sistemi di sicurezza sul suolo italiano. Tempo fa avevamo già assistito all’annuncio dei poliziotti robot in giro per New York: ora si parla di Giove.
L’IA che prevede i crimini predatori: Giove e le sue controversie
Il nome si riferisce a un complesso apparato algoritmico creato ad hoc per le forze dell’ordine italiane. Il sistema di intelligenza artificiale fa leva su un database ricco di dati riferiti ai crimini commessi su tutto il territorio. Ovviamente, tra le sue illimitate capacità, l’IA non ha ancora quella di prevedere il futuro. Ciò che può fare – e sarà questo il suo utilizzo – è consigliare a livello statistico la copertura in termini numerici in determinate zone o orari. Per farlo, metterà in correlazione crimini di vario tipo che possono essere ricondotti agli stessi soggetti.
Ciò sarà possibile soltanto per quanto concerne i crimini cosiddetti predatori, dunque furti, rapine e molestie. Ma come si fa a fare affidamento su di un algoritmo fallibile? In giro abbiamo assistito a varie gaffe da parte dell’intelligenza artificiale in svariati ambiti. Inoltre, bisognerà comprendere come Giove si adeguerà alla privacy dei cittadini e se farà leva su pregiudizi svianti. Ora si verificherà un’interrogazione parlamentare per avere ulteriori chiarimenti, mentre il Garante dovrà esprimersi sulle questioni di privacy prima che venga utilizzato.