La robotica non è più un gioco da ragazzi: la Cina ha trovato un modo distruttivo per utilizzare la conoscenza in tale ambito.
Il primo prototipo di robot da guerra è stato messo a punto. Si tratta di un cane robot che sta spaventando l’intera umanità.
Era inevitabile che, un giorno, il mondo della robotica uscisse dai suoi schemi ordinari per andare ad allargare sempre di più il suo campo d’applicazione.
Ed è proprio quello che è successo negli ultimi anni. I robot hanno iniziato ad essere sempre più presenti, in campo medico, lavorativo e, adesso anche nel campo della sicurezza. I robot quindi potranno affiancare i soldati in guerra per garantire un attacco più incisivo e una difesa senza eguali.
Il merito è da attribuire alla Cina che ha recentemente presentato una coppia di cani robot, uno armato di mitragliatrice, l’altro alimentato dall’intelligenza artificiale. Una combo micidiale, saranno da considerare i nostri futuri difensori o una minaccia impossibile da arginare?
La notizia è giunta a noi grazie all’emittente televisiva cinese “China Central Television”. Sono due modelli diversi che, però, nell’estetica somigliano molto al famoso “Spot” di Boston Dynamics. Il più grande, di circa 50 kg, intento a mantenere una mitragliatrice, l’altro più leggero di circa 15 kg in grado di muoversi autonomamente grazie all’intelligenza artificiale. Un soldato cinese, ha mostrato tutto il suo appoggio nei confronti del nuovo progetto, affermando: “Può fungere da nuovo membro nelle nostre operazioni di combattimento urbano, sostituendo i nostri membri per condurre ricognizioni, identificare nemici e colpire il bersaglio durante l’addestramento”. Insomma, in quest’ottica, tale prodotto potrebbe davvero aiutare i soldati e garantire una maggior sicurezza evitando drasticamente il numero di caduti in guerra.
Nonostante l’intelligenza artificiale e le avanzate tecnologie, la Cina preferisce che a regolare le azioni del robot e a premere il grilletto siano sempre i soldati. Per questo, il cane robot da guerra potrà essere totalmente telecomandato da remoto. Questo perché le armi autonome sono considerate uno strumento ancora troppo pericoloso e, in casi di malfunzionamento del sistema, potrebbero nascere delle serie complicazioni dal totale controllo dell’arma da parte di una macchina. Attualmente, i due cani robot sono in fase di test, non si ha ancora la piena certezza che questi siano pronti per entrare in azione nei prossimi mesi. Tutti i test avvengono durante le esercitazioni militari in modo da comprendere sul campo i punti di forza e debolezza delle macchine.